Il Trentino, anche grazie a questa iniziativa, si conferma sempre più in rete con il mondo. 80 ragazzi fra i 13 e 16 anni; due compagnie teatrali e due orchestre: ebrei, arabi, drusi e cristiani. Sono i numeri e i dati che descrivono questa esperienza. Quello che è più difficile da descrivere è il grande patrimonio di esperienze, conoscenza, comprensione reciproca, educazione alla pace e alla convivenza che i ragazzi e le ragazze hanno accumulato in questi giorni. Giovani trentini e ragazzi di Nazareth e del kibbutz Sasa in Galilea hanno infatti lavorato insieme per alcuni giorni valorizzando le differenze, conoscendosi, in un percorso di fratellanza frutto anche dell'esperienza di "Officina Medio-Oriente", che in questi anni ha costruito ponti di dialogo tra ebrei e arabi. Questo lavoro di reciproca scoperta, attraverso il linguaggio dell'arte e della musica, ha avuto una rappresentazione chiara ed efficace nello spettacolo che, anche oggi, ha strappato molti applausi. L'ambasciatore Talò ha sottolineato il valore di questa iniziativa ed ha invitato i ragazzi trentini a tornare a Gerusalemme il prossimo 2 giugno per riproporre uno spettacolo in occasione dei festeggiamenti in ambasciata per la Festa della Repubblica.
"Questa esperienza - ha sottolineato l'assessore Beltrami - rafforza ulteriormente i legami tra il Trentino e questa parte del Medio Oriente, cementa relazioni personali e rapporti tra comunità e getta un seme che porterà frutti importanti lungo il cammino per la pace e la convivenza. I nostri ragazzi hanno portato in questa terra il loro entusiasmo e la loro capacità di mettersi in relazione senza barriere. Adesso riporteranno a casa, in Trentino, le emozioni della scoperta di culture e religioni diverse e nello stesso tempo dei grandi risultati che si possono raggiungere lavorando assieme".
I due gruppi di ragazzi arabi ed ebrei erano già venuti in Trentino negli anni scorsi, l'ultima volta nel mese di maggio, e in questa occasione i giovani trentini hanno restituito la visita in Isreale. (lr)
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