
"La sfida che abbiamo lanciato è ambiziosa e comprende la disponibilità a correggere in corso d'opera un piano che riguarda la comunità nel suo complesso" ha detto Rossi, proponendo anche agli adulti di affiancare i ragazzi nel raggiungimento di un obiettivo di crescita, previsto tra l'altro anche tra le raccomandazioni europee per il 2020. Tra le proposte anche quella di introdurre informazioni plurilingui all'interno del sistema di comunicazione di giornali e televisioni locali, per favorire un approccio alle lingue da parte degli adulti. Non si tratta di aumentare la competitività per realizzare risultati economici, considerando i nostri ragazzi alla stregua di macchine produttrici, ha spiegato Rossi, ma di dare un contributo di qualità alla scuola e alla società, che ha bisogno di affrontare le sfide del mondo globalizzato. "Nella gita della vita vogliamo far portare ai nostri ragazzi uno zainetto ricco e di qualità" ha detto il presidente, specificando che non si perderà di vista l'attenzione verso chi rischia di restare indietro e che la scuola inclusiva rimane un'obiettivo primario. Anche perché non possiamo pretendere "di accendere un interruttore ed avere tutti i nostri ragazzi capaci di parlare le lingue" ha detto ancora Rossi.
Per questo l'insegnamento delle materie curriculari in lingue diverse (Clil) sarà gradualmente potenziato, guardando alle scuole che già lo hanno attuato, riscontrando i migliori risultati. Si parte a settembre garantendo 3 ore di Clil a settimana nelle scuole primarie (classi terze) e con l'introduzione dell'inglese e del tedesco a partire dai nidi d'infanzia.(sm)
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
A questo link la pubblicazione che contiene le interviste agli esperti. -