Venerdì, 05 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3041

Open data e tutela della proprietà intellettuale, fare business con l'Ict e il decreto "digitalia", i temi al centro del secondo giorno del Summit "Internet as Innovation Eco-system" di Riva del Garda
TRASPARENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E I NUOVI MERCATI DELL'ICT

I dati pubblici disponibili in rete per i cittadini, eccetto i dati sensibili, come la cartella clinica, e la condivisione di idee per fare business nel nuovo mercato dell'Ict sono alcune delle prerogative dell'Internet del futuro. Barriere sempre più sottili: la tutela della proprietà intellettuale dovrà entrare in una logica di sistema condiviso. Sono questi i temi della seconda giornata dell'Inno-Summit di Eai, in corso di svolgimento a Riva del Garda ed in particolare del progetto Ue FP7 (Framework Programme Seventh) sul futuro dell' Ict come leva di competitività.-

L'Inno-Summit di EAI, che si chiude domani a Riva del Garda conferma l'urgenza di rendere concreti gli open data, ovvero i dati di interesse pubblici, accessibili per formato ed accesso, a qualsiasi persona. Ed Internet si propone di essere il terreno ideale per l'accesso libero alle banche dati, soprattutto se pubbliche Per un open governement è irrinunciabile la trasparenza dei dati della pubblica Amministrazione nei confronti dei cittadini. La nuova rivoluzione industriale avrà come combustibile non il petrolio, bensì gli open data. Ad affermarlo è Ernesto Belisario, giurista e ideatore del portale ‘Diritto 2.0'. Obama ha inaugurato un nuovo corso degli open data a livello governativo nel 2009, seguito dalla Gran Bretagna, mentre la Germania nel 2013 concluderà il processo di trasparenza e condivisione dei dati pubblici. Tuttavia le tecnologie innovative dell'Ict applicato alla Pubblica amministrazione, non riusciranno a colmare il gap tra Nord e Sud Italia, arretrato e con un digital divide enorme. ‘'Anche se la privacy va tutelata in caso di dati sensibili come la cartella clinica digitale, si deve superare la vecchia concezione di proprietà intellettuale: le informazioni devono essere pubbliche – ha spiegato Belisario - perché sono state pagate già dagli utenti attraverso le tasse''. Sul versante della ricerca è intervenuto Giuliano Muzio, responsabile dell'area innovazione e relazione con il territorio della Fondazione Bruno Kessler, entrando nel merito della tutela della proprietà intellettuale nel caso di dati legati ai progetti di ricerca. Sarebbe a suo avviso importante modificare la legge provinciale che contempla un sistema misto di tutela della proprietà intellettuale tra Fbk e Provincia autonoma di Trento. ‘'Lo scenario futuro dovrebbe contemplare l'eliminazione del doppio binario e una strategia di sistema condivisa da tutti gli attori della ricerca in Trentino'.
L'Ict apre a nuovi mercati con nuovi prodotti e qui le idee possono diventare business molto rapidamente. Così Martin Spindler, laureato in scienze politiche ad Heidelberg, attualmente consulente in strategie di business innovativo, ha introdotto il suo intervento sul nuovo modo di fare impresa offerto dalla Rete. Un esempio di prodotto innovativo è l'applicazione per smart phone, in uso a Berlino, che permette di localizzare il primo veicolo di car sharing nelle vicinanze, usarlo e depositarlo in un altro luogo, pagando il servizio attraverso carta di credito tutto con il dispositivo mobile. online. Un sito dove condividere idee di business è github.com, qui non ci sono barriere ma cooperazione tra creativi. Il senatore Felice Belisario (Idv) e l'onorevole Vicnenzo Vita (Pd) hanno parlato della necessità di innovazione tecnologica per l'Italia. Sarebbero ancora poche le risorse stanziate dal ministro Corrado Passera nel decreto Digitalia, perché il nostro Paese si trova tra gli ultimi in Europa per grado di innovazione con un digital divide, che vede solo 23 abitanti su 100 essere connessi a Internet. ‘'La de materializzazione dei documenti della P.A. – ha affermato Belisario – comporterà 3 miliardi di euro annui di risparmio''. ‘'Bisogna dare atto a Passera che con il decreto,che tuttavia è ancora una bozza a parer mio – ha aggiunto Vita – digitale finalmente non è più solo un aggettivo per la Tv. Tuttavia ancora manca una regolamentazione dello spectrum delle frequenze digitali''. (ag) -