Sabato, 11 Agosto 2012 - 02:00 Comunicato 2439

L'assessore alla salute, Ugo Rossi, replica alle organizzazioni sindacali
"TICKET AL PRONTO SOCCORSO, GARANZIA DI EQUITÀ NELLA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA"

"La Provincia non ha mai detto che la misura del ticket al pronto soccorso dovesse servire a ridurre il numero degli accessi. E' stata invece pensata per garantire equità e parità di trattamento tra i cittadini che accedono al pronto soccorso e quelli che si rivolgono al CUP". Così Ugo Rossi, assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, replica alle critiche avanzate dalle organizzazioni sindacali ed oggi riprese da un quotidiano locale. "Quello che si vuole - aggiunge l'assessore Rossi - è appunto garantire l'equità nei sistemi di compartecipazione alla spesa sanitaria. A questo puntava la deliberazione approvata proprio un anno fa. La compartecipazione forfettaria alla spesa per le prestazioni specialistiche e diagnostiche è un provvedimento che intende stabilire equità nei meccanismi rispetto al pagamento dei ticket. Fino ad un anno fa gli utenti che prenotavano una prestazione specialistica attraverso il CUP pagavano un ticket, mentre accedendo alla stessa prestazione attraverso il pronto soccorso non erano tenuti a versare alcunché. La misura ha dunque introdotto un ticket forfettario per le prestazioni che non rivestono carattere di urgenze, garantendo così una maggiore equità". "Rimane l'auspicio - conclude l'assessore Rossi - che anche con il contributo delle forze sindacali sia possibile ancora più affinare e perfezionare quello che rimane un passaggio importante della sanità trentina. Pensato dalla parte dei cittadini, all'insegna di criteri di equità".-