
"Quel che più mi ha colpito nel leggere il testo di Iris – ha quindi aggiunto il presidente, – è che la giovane autrice non si lascia scoraggiare dai drammi di quest'ultimo secolo. In lei si rispecchiano quindi i giovani di oggi, soffocati dai mille problemi di una società che non sa più leggere il presente e costruire un futuro, eppure molti, moltissimi di questi giovani sono pieni di energie e, per fortuna, anche di speranze. E infatti la narrazione si chiude con una lunga lettera palpitante, emozionante e commovente scritta dal nipote-figlio al suo papà e al suo nonno. In questa missiva leggiamo il grido di speranza della nostra gioventù che crede nella Memoria, ma anche nella soluzione pacifica e creativa dei conflitti, che ha fiducia nel suo futuro. A noi adulti viene perciò affidata un'enorme responsabilità: a noi padri e nonni spetterà il compito di mettere a disposizione con umiltà e lungimiranza le nostre esperienze, le nostre sfide, i nostri successi e anche i nostri fallimenti. Infine – ha concluso il presidente Rossi, – è una fortunata coincidenza quella che ci vede oggi consegnare a Iris Bhatia il suo libro pubblicato in italiano e in tedesco, proprio in coincidenza con l'approvazione avvenuta in Giunta di quel Piano Trentino Trilingue che entro il 2020 realizzerà quel trilinguismo che costituisce un'opportunità di competenza e di competitività. Il libro di Iris è quindi un primo e significativo passo che va in questa direzione".
(mn)
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