In provincia di Verona, nella zona delle Prealpi, poco prima dell'una di notte è stata rilevata una scossa di 4.2 gradi Richter. Di 4.9 gradi Richter la scossa che questa mattina, con epicentro nel Reggiano, ha destato preoccupazione in tutto il Nord Italia. Anche in Trentino non è mancata la paura e numerose sono state le chiamate ai Vigili del Fuoco. La Protezione Civile Trentina precisa che, allo stato delle cose, non sono stati ravvisati collegamenti tra i due terremoti che sarebbero quindi due fenomeni distinti e soprattutto non è possibile fare previsioni scientificamente attendibili su possibili ed eventuali nuove scosse. E' quindi destituita di fondamento la notizia secondo cui sarebbero previste a breve ulteriori scosse telluriche. Si tratta di una informazione che si è diffusa rapidamente nella mattinata e che sta creando non poche apprensioni ma che, come detto, non è scientificamente attendibile.
In Trentino i sismi sono stati avvertiti distintamente anche a causa della relativa vicinanza con gli epicentri che sono stati individuati in territori che, è noto alla comunità scientifica, sono attivi dal punto di vista geologico. Al contrario il Trentino non è un territorio caratterizzato da una attività sismica importante. Le scosse che periodicamente si avvertono sono dovute proprio alla relativa vicinanza con la zona del Veronese che invece è sismicamente attiva.
Tutte le informazioni di dettaglio sono disponibili sul sito: http://www.protezionecivile.tn.it/. (lr)
In allegato l'intervista audio a Saverio Cocco dirigente del Servizio Geologico -