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In primo piano nel numero 1/2016 un tema di stretta attualità: il grande divario tra pianura e montagna. L’altitudine in Italia può cambiare il destino di una comunità. A parlare sono i numeri: dal 1951 a oggi, la montagna è stata vittima di spopolamento e abbandono. Se la popolazione italiana negli ultimi 60 anni è cresciuta di circa 12 milioni di persone infatti, la montagna ne ha perse circa 900mila. Tutta la crescita, in pratica, si è concentrata su pianura (8,8 milioni di residenti) e collina (circa 4 milioni). Ma il destino della montagna - come svela il Rapporto Montagna curato da Trentino School of Management e Centro Europa Ricerche - non è ovunque uguale: lo spopolamento ha una vistosa eccezione in Trentino-Alto Adige e in Valle d’Aosta, dove non solo lo spopolamento non c’è stato, ma addirittura, negli ultimi 60 anni, si è registrata una crescita della popolazione (nel Trentino-Alto Adige del 41% e in Valle d’Aosta del 36%).
Nel nuovo numero della rivista, tra i servizi di attualità, spazio a biologico, ecoristorazione e alla presenza del lupo, grande carnivoro da conoscere e monitorare; e poi la rete, sempre più ampia, dei percorsi ciclabili e il Trenino dei castelli. Rivolti specificamente ai viticoltori e agli agricoltori gli aggiornamenti normativi dedicati al rinnovo dei vigneti e ai nuovi bandi del PSR, ed i contributi tecnico-scientifici dedicati, in questo numero, a fragola e piccoli frutti, Drosophila suzukii, coltivazione della carota biologica e impiego dei droni in agricoltura.
Chiude il n. 1 di Terra Trentina la consueta parte dedicata alle rubriche. A tutti i lettori buona agricoltura e buona lettura. (cz)