All'incontro, aperto da Roberto Robol, presidente della Usd Lizzana, erano presenti anche il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, accompagnato dall'assessore allo sport della città della Quercia Mario Bortot, la presidente del Coni Trento Paola Mora, il presidente del comitato provinciale della FIGC Trento Stefano Grassi e Danilo Oppedisano, delegato nazionale della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale FIGC.
"Siamo alla Campana dei caduti, simbolo di pace, perché non esiste parola più adatta per significare i valori dell'inclusione sociale" ha esordito Roberto Robol presentando le motivazioni che hanno portato l'associazione sportiva che rappresenta, con oltre 70 anni di storia, a scegliere di fare da apripista per questa iniziativa in Trentino.
Kaswalder ha portato i saluti dell'intero Consiglio provinciale, ribadendo l'eccezionalità del progetto e garantendone pieno sostegno e appoggio anche dal punto di vista personale.
"Calcio e disabilità sono decenni che hanno avviato un percorso insieme, ma farlo in modo strutturato e regolamentato è una novità recente", ha ricordato Oppedisano. "Oggi contiamo 3.000 tesserati nella divisione paralimpica, ci auguriamo che il progetto della USD Lizzana faccia da volano per tutto il vostro territorio".
Lo special team nato da questa iniziativa è al momento costituito da tre allenatori che si sono formati nel settore specifico della disabilità intellettiva, ma si prevede l'accompagnamento di figure specializzate come educatori, psicologi, logopedisti e della rete costituita da cooperative sociali, enti del terzo settore, famiglie e società sportive che il progetto pensa di coinvolgere d'ora in avanti. Da settembre dunque il via agli allenamenti e la volontà di partecipare già da gennaio 2022 al primo torneo nazionale.
In Allegato: Scheda della USD Lizzana