Confrontandosi con Alessandro Lunelli vicepresidente di Confindustria Trento, Pier Luigi Ruggiero direttore della filiale di Trento della Banca d'Italia, Mauro Sbroggiò amministratore delegato Finint Investments SGR e Ivonne Forno direttore generale di Laborfond, l'assessore ha spiegato come la Provincia stia cercando da un lato di spingere sullo sblocco dei cantieri e sulle grandi opere, dall'altro di puntare sull'innovazione. "Ormai il sistema finanziario premia chi riesce a generate flussi di cassa - ha affermato - e solo chi innova resta sul mercato. Abbiamo attivato il percorso Banca-Impresa, speriamo che ne derivi una maggiore capacità delle imprese locali di presentarsi alle banche, perché anche questo conta quando si va a chiedere un finanziamento."
Si è discusso al seminario e poi alla tavola rotonda di come la piccola dimensione delle imprese rappresenti un freno quando non un ostacolo all'accesso al credito: "Le industrie devono avere dimensioni adeguate - ha confermato Spinelli - ma occorre stare attenti al nostro territorio, non sempre le imprese possono ambire a diventare grandi, dobbiamo tenere insieme tutto. È ora che la Provincia sia a fianco dell'industria per finanziare la crescita. Useremo circa 70 milioni del Fondo FESR per finanziare le imprese, cifra che sale a 140 milioni con le risorse private."
Quindi, a conclusione della tavola rotonda, la disponibilità a valutare la proposta avanzata da Confindustria. "Dobbiamo capire come la Provincia potrà agire - ha detto l'assessore - avremo bisogno di un Fondo e forse di una società di investimento pubblica. A Confindustria dico che ci siamo, sapendo che le risorse sono in calo ma sapendo anche che solo sostenendo concretamente la crescita potremo far evolvere la nostra economia."