L’innovazione scolastica in tutti i suoi aspetti rappresenta uno dei temi più attuali del nostro tempo. Si tratta di un tema chiave di legislatura sul quale l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti ha deciso di investire in modo decisivo in risorse e momenti formativi. In quest’ottica rientra il seminario organizzato oggi da IPRASE che ha costituito un importante momento di scambio e di approfondimento tra i dirigenti scolastici della scuola trentina e i ricercatori di INDIRE (Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa).
In una scuola che cambia rapidamente e che da scuola dell’insegnamento è diventata scuola dell’apprendimento, l’organizzazione dell’ambiente scolastico rappresenta certamente un punto fondamentale da cui partire. Nell’ambito del convegno di oggi i ricercatori hanno ribadito che il cambiamento dei bisogni formativi ha portato con sé un nuovo paradigma dello spazio scolastico secondo il quale ogni alunno deve trovare il proprio modo di apprendere. In quest’ottica tutti gli ambienti della scuola diventano ambienti di apprendimento. Si supera così l’impostazione dell’aula come luogo statico.
A tale proposito, nel corso dei lavori, sono state analizzate felici esperienze innovative di alcune scuole italiane e straniere che hanno deciso di accentuare ulteriormente la centralità dello studente che si sposta in diversi luoghi dell’edificio scolastico creati per lo svolgimento delle diverse attività. Gli studiosi hanno riportato i dati scientifici che confermano che il movimento favorisce l’apprendimento e che contribuisce a sviluppare una maggiore autonomia e responsabilità nello studente.
Questo cambiamento epocale nell’organizzazione degli spazi implica il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema scolastico che, partendo da una nuova idea di scuola, interagisce con i progettisti per un’organizzazione degli spazi consona al nuovo progetto educativo. La giornata si è conclusa con workshop differenziati nei quali sono stati sperimentati momenti di progettazione individualizzata.