
"Parlare di aria - ha sottolineato l'assessore Mauro Gilmozzi nell'intervento iniziale - vuol dire parlare dei nostri comportamenti, dei nostri stili di vita. Una questione è quella dell'abitare, il modo con il quale usiamo l'energia per vivere, per abitare, anche sui posti di lavoro, e l'altro tema è quello della mobilità. Nel caso dell'abitare bisogna dire che qualcosa di strutturale è avvenuto nel tempo, la metanizzazione, per esempio, il gas che inquina meno ma è sempre una fonte fossile, limitata per natura. In Trentino stiamo cercando di capire come creare una nuova riserva di energia dalle fonti rinnovabili. Idroelettrico, fotovoltaico, biomassa, eolico, geotermico, in parte già ci appartengono ma stiamo cercando di mappare il Trentino per vedere dove e come queste rinnovabili possono essere sfruttate sul nostro territorio. A livello europeo è stato definito attraverso la direttiva Burden Sharing, costituita dal rapporto fra energia consumata ed energia rinnovabile prodotta sul territorio. L'obiettivo assegnato al Trentino al 2020 è del 35% e grazie all'idroelettrico, ma non solo, siamo già intorno al 43%. Abbiamo messo a disposizione incentivi provinciali e lavorato sull'efficientamento dei condomini proprio per accelerare il processo di miglioramento dei consumi energetici. Sulle abitazioni singole ci sono già i risultati, sui condomini l'iter è un po' più complesso. Abbiamo 15.000 edifici in Trentino che hanno un alto consumo energetico e che possono essere rammodernati ed efficientati a costi contenuti grazie alle agevolazioni messe in campo, cumulabili con quelle statali".
Molto importanti anche le misure per quanto concerne la tutela della qualità dell'aria. "Nel tema della mobilità - ha detto ancora Gilmozzi - possiamo dire che la sfida vera del nostro secolo è la ferrovia. Dobbiamo pensare al mondo dei prossimi 30/40 anni e non ragionare come nel secolo scorso. La prima sfida è quella di riuscire a ridurre il bisogno di usare la macchina, cambiare il nostro modo di muoverci. Più mezzi pubblici, più bicicletta, più car sharing, più carpooling: non c'è dubbio che abbiamo il dovere di puntare su questo tipo di mobilità. Non c'è solo l'elettrico, il piano della mobilità elettrica è uno degli elementi forti ma ci sono anche le frontiere del biogas, del biometano".