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"Ho riscontrato - ha detto ancora il presidente Rossi - una uguale capacità di esprimere il valore di solidarietà dalla nostra guida nepalese e da Piergiorgio Rosati. Il loro impegno e quelli di tutti i soccorritori, questo premio, ha valore particolare nell'epoca in cui stiamo vivendo dove, spesso, il cuore e il valore della persona viene dimenticato. La solidarietà a volte corre su fili di estrema facilità: facciamo azioni di solidarietà oggi premendo un tasto sul telefonino, Loro ci mettono il cuore e il coraggio. Loro ci insegnano che la solidarietà ha bisogno di coraggio. Di mettere in gioco sè stessi. Noi ci facciamo tutti l'augurio che ciascuno di noi sappia metterci quel cuore e quel coraggio quando una persona o una comunità ha bisogno. Chiudo rivolgendo un grazie è un pensiero ai nostri ragazzi, operai e Nu.Vo.La che sono ad Amatrice a dare la loro solidarietà"
Il Premio con sede a Pinzolo, fondato da Angiolino Binelli nel 1972, ha assunto negli anni un particolare valore sia per il fine sia perché assegnato a personalità significativamente illustri. Oggi il riconoscimento è arrivato anche dal Quirinale attraverso una medaglia inviata dal presidente della Repubblica Mattarella per Angiolino Binelli.
Ha iniziato con Namastè, il saluto nepalese di chi si incontra in montagna, Luciano Imperadori, ha aperto la cerimonia salutando il fondatore Angiolino con un commosso applauso dell'intera sala. Vicino a Binelli era seduta la guida alpina premiata Pasang Lahmu Sherpa Akita e Piergiorgio Rosati, l'elicottero sta che tanto si è speso in Nepal. Il sindaco sindaco di Pinzolo salutando il presidente Ugo Rossi e ricordando Carlo Azeglio Ciampi, ha ricordato, leggendolo, il saluto di un soccorritore del terremoto di Amatrice alla piccola che non ha potuto salvare. Commosso anche il saluto/riconoscimento ad Angiolino Binelli da parte del sindaco. Così come quello rivolto a Piergiorgio Rosati, l'altro premiato con la Targa d'Argento. Angiolino Binelli prima di consegnare la Targa d'Argento alla guida nepalese ha detto "l'ho fatto perché la vita umana ha un valore enorme! non ha prezzo. Per me dedicare un premio alla solidarietà è stata la gioia più grande. Ho avuto la fortuna di avere un comitato che lavora benissimo per individuare le persone che lo meritano". La guida alpina premiata ha dedicato il Premio ai Nepalesi che sono stati così duramente colpiti dal terremoto. "Questo premio mi da' ancora più responsabilità e voglio condividere questo premio con tutti i soccorritori in Nepal". Piergiorgio Rosatti ha detto che "il riconoscimento a me consegnato va, simbolicamente, a tutti i soccorritori e, in particolare, ai 4 italiani morti in Nepal, tra cui Oscar Piazza, che sono deceduti proprio per andare a soccorrere i Nepalesi di una valle quasi irraggiungibile". (fs)