La giunta provinciale, anche alla luce degli ultimi recenti fatti di cronaca, decide di accelerare sulla prevenzione e il contrato degli incidenti sul lavoro. A pochi giorni dalla ricostituzione, l’assessore provinciale alla salute e alla politiche sociali, Stefania Segnana, ha convocato i sindacati Cgil, Cisl e Uil per comunicare in maniera formale la volontà di avviare da subito le attività del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro. A conferma dell’interesse dell’esecutivo ad affiancare la responsabile alla sanità trentina, c’era anche il collega Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico e lavoro. I due rappresentanti della giunta erano accompagnati dal dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Giancarlo Ruscitti, e dai funzionari del Dipartimento salute e politiche sociali.
Il mondo sindacale era invece rappresentato dai segretari provinciali Walter Alotti (Uil), Franco Ianeselli (Cgil) e Lorenzo Pomini (Cisl), con i relativi responsabili in tema di sicurezza sul lavoro.
Nella riunione, l’assessore Segnana e il suo staff hanno ricordato i gruppi di lavoro istituiti in passato sulle principali aree di attenzione per quanto riguarda la sicurezza: agricoltura, dove si registra il più alto tasso di incidenti; invecchiamento età lavorativa, per le problematiche legate al lavoro dei dipendenti senior; e malattie professionali.
I sindacati, dal canto loro, hanno evidenziato la crescita degli infortuni nei settori dell’industria e terziario, nonostante l’attività svolta negli scorsi anni e che ha portato il Trentino ad essere tra le Regioni più attente alla tematica.
Anche secondo i sindacati, il tema della sicurezza è un tema trasversale che tocca aspetti di cultura del lavoro. Da qui la richiesta (condivisa) di iniziare la prevenzione già nelle scuole, soprattutto quelle professionali, e nei percorsi di alternanza scuola lavoro. Un altro elemento di attenzione è stato indicato nei mutamenti climatici, con l’aumento della temperatura soprattuto estiva in determinati ambienti lavorativi.
Rappresentanti sindacali e Provincia hanno rilevato anche la difficoltà ad individuare rappresentanti dei lavoratori in materiale di sicurezza (sindacati) ed ispettori (Provincia), una professione - per usare le parole dell’assessore Spinelli - che richiede, oltre che competenza, anche una naturale “vocazione”.
Un altro tema su cui il comitato concentrerà in futuro i propri sforzi è quello del mercato del lavoro che negli ultimi anni, soprattutto in agricoltura ed edilizia, ha visto crescere i contratti stagionali o a termine.
Da Provincia e sindacati arriva quindi un messaggio comune: la sicurezza sui luoghi di lavoro è patrimonio comune e come tale va difeso, investendo sia sulle norme ma soprattutto sulla prevenzione dove la scuola e una nuova cultura della sicurezza possono giocare un ruolo importante.
L’appuntamento, per l’avvio dei lavori, è per il prossimo 30 luglio, quando il Comitato, composto da circa una trentina di componenti, sarà chiamato ad iniziare un programma di lavoro per la legislatura in corso.