Molte le idee e le indicazioni proposte dai rappresentanti delle parti sociali e dall'Inail, a partire da quello di aumentare la cultura della sicurezza tra le aziende e i lavoratori, aumentando lo sforzo per incentivare la formazione sul tema, a partire dalle scuole. Altra proposta emersa dalla riunione è quella di istituire come fatto in passato un premio da assegnare alle aziende che si mettono in evidenza sul fronte della sicurezza, mentre l'Inail ha illustrato anche le agevolazioni messe in campo dall'ente per le aziende più attive. Altrettanto condiviso è apparso il tema dell'utilizzo finalizzato alla prevenzione delle risorse derivanti dall'apparato sanzionatorio come peraltro prevede l'attuale normativa.
Le proposte, ha sottolineato l'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, saranno valutate il 13 ottobre quando è convocato il Comitato per la sicurezza sul lavoro. In quella sede, quelle ritenute più efficaci verranno approfondite in vista di una loro traduzione operativa.
Nel corso della videoconferenza, coordinata da Marcello Cestari direttore dell'Ufficio Sicurezza negli ambienti di lavoro e alla quale hanno partecipato in maniera molto numerosa i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati dei lavoratori, l'Inail ha chiarito come gli Open Data dell'Istituto al 31 agosto 2021 indicano 8 infortuni mortali sul lavoro denunciati come avvenuti nel territorio della provincia di Trento. Tra essi, di cui uno per Covid, quattro sono di competenza della Direzione provinciale Inail di Trento, due non sono avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, dunque non sono di competenza Inail, per gli altri l’istruttoria è ancora in corso, trattandosi in alcuni casi anche di infortuni gestiti da sedi Inail di altre province. Il dato è dunque indicativo ma non consolidato.
Dario Uber, Direttore Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell'Apss, ha fatto il punto sui controlli effettuati dall'Uopsal che negli ultimi tre anni evidenziano una continuità sostanziale nei numeri. Uber ha portato come esempio concreto quello dei controlli in edilizia con un'attività media, ha detto, che mostra valori costanti nel triennio visto che nel 2018 sono stati ispezionati 220 cantieri, nel 2019 209 e nel 2020 259.