I servizi socio assistenziali sono la vera competenza delle Comunità di Valle che fanno così fronte ai bisogni dei territori con una rete di strutture ed attività a favore dei cittadini. L’attuale giunta, nella delibera odierna ha fissato i criteri e il budget dei trasferimenti finanziari dall’amministrazione provinciale alle Comunità di valle per il periodo che va dal 2019 al 2021. Le 15 Comunità di valle e il Territorio Val d’Adige, che comprende il capoluogo Trento, potranno contare sul oltre 270 milioni di euro per finanziare i servizi socio assistenziali. Con la definizione del budget vengono riapprovate, senza modifiche sostanziali, anche le linee di indirizzo e di coordinamento per l’esercizio delle funzioni socio assistenziali da parte degli enti locali.
L’elenco dei servizi socio-assistenziali sul territorio è articolato e gli stessi sono affidati - in ottica sussidiaria ai soggetti più vicini ai bisogni - ad una serie di realtà pubbliche e private, quali apsp, associazioni e cooperative. Le tipologie di servizi comprendono interventi e servizi domiciliari a favore di minori adulti e disabili, servizi residenziali come comunità alloggio, casa famiglia e servizi semi residenziali quali centri educativi ed occupazionali per disabili e laboratori. Tra i servizi finanziati rientrano quelli a favore della mobilità, interventi di sostegno economico, interventi di prevenzione ed inclusione, soggiorni estivi, centri servizi anziani, oltre al servizio sociale professionale e, soprattutto, ai servizi integrativi e sostitutivi di funzioni del nucleo familiare.
Ad integrazione delle risorse ripartite con questo provvedimento, la giunta provinciale ha previsto (delibera del 28 giugno 2019) di incrementare il capitolo di spesa dei trasferimenti alle comunità per ulteriori 2,5 milioni di euro per l'anno 2019, al fine di garantire la medesima disponibilità degli anni precedenti. Il finanziamento sarà ripartito tenendo in considerazione criteri quali i servizi ed i bisogni dei territori che sono rappresentati dalla spesa storica; le priorità di intervento individuate dalla Giunta Provinciale; e i criteri di bilanciamento della spesa decisi per armonizzare le disponibilità di risorse gestite dai territori.