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“Le Voci dei Forti”
Forte Belvedere - Lavarone e Forte Garda - Riva del Garda, 28 luglio dalle 17 alle 20.
Il 28 luglio, anniversario della dichiarazione di guerra alla Serbia da parte dell’Austria-Ungheria, si terrà una giornata di letture in contemporanea in alcuni forti del Trentino che avrà come protagonisti i cittadini, i quali potranno proporre e leggere brani ispirati ai conflitti di ieri e di oggi, ma anche alla pace, alla solidarietà e alla convivenza. Una catena umana di voci unite nel ricordo, ma anche nella speranza di superare i conflitti. L'evento sarà realizzato in collaborazione con le Biblioteche del Trentino.
“Milite ignoto. Quindicidiciotto”
Forte Cadine – Trento, 29 luglio ore 21, ingresso gratuito.
Lo spettacolo di Mario Perrotta, prodotto da Permar, Archivio Diaristico Nazionale e La Piccionaia) è stato scelto da RAI Radio 3 per il centenario della Grande Guerra ed è stato finalista al Premio UBU 2015 come migliore novità italiana.
Il Corriere della Sera così scrive dello spettacolo: “Perrotta racconta l'esperienza del conflitto - esperienza umana e politica, prima ancora che militare - attraverso una doppia, straordinaria invenzione: da un lato crea una lingua, un particolare impasto di dialetti, veneto, lombardo, toscano, napoletano, sardo, eco della molteplicità, del convergere di un popolo che si incontra per la prima volta in trincea, ma anche metafora di una perdita di identità nell'immane massacro. Dall'altro la usa per evocare percezioni in primo luogo sensoriali, l'impatto uditivo, olfattivo, tattile con la guerra da parte di contadini analfabeti. L'effetto è sconvolgente".
“La grande guerra meschina”
Forte Larino – Sella Giudicarie, 1 agosto ore 21
Lo spettacolo della Compagnia “Le Falie”, diretto da Alessandro Anderloni, affronta lʼargomento degli ammutinamenti, delle diserzioni, dellʼindisciplina, dellʼodio verso gli ufficiali, dellʼautolesionismo, delle feroci battute e dei cartelli satirici contro le autorità e le istituzioni, delle dolorose canzoni di guerra intonate nelle trincee. Alla narrazione si intrecciano i canti, dalle ballate contro la guerra di Bertolt Brecht, Kanonen Song e La leggenda del soldato morto, con la musica di Kurt Weill, a perle della musica cantautoriale come Il disertore (Vian), Garbato amore mio (Fossati) e Poca voglia di fare il soldato (Finardi), fino alle struggenti melodie popolari nate nel primo Dopoguerra come Disertore dal Veneto e Stelutis Alpinis dal Friuli.
Per info: www.cultura.trentino.it