In questa fase caratterizzata dalla pandemia, in cui è più complicato il lavoro delle terapie intensive, con la riduzione di prelievi di organi e dei trapianti, diventa fondamentale il consenso dei cittadini alla donazione. Secondo i dati del Sistema informativo trapianti del ministero della Salute, all'8 aprile 2021, quasi il 19% della popolazione del Trentino aveva dato una risposta positiva alla donazione di organi e tessuti, per un totale di circa 101.000. Di queste si contano circa 85.000 sì alla donazione, che derivano dalle 66.000 risposte positive registrate nei Comuni, pari all'81,1% di chi ha rilasciato una dichiarazione al proprio ente locale, cui si sommano le 19.304 adesioni degli iscritti all'Aido. Le opposizioni alla donazione registrate dai Comuni sono circa 15.400, pari al 18,9% contro una media italiana del 31,2%.
“Soprattutto i giovani - aggiunge l’assessore Segnana – sono chiamati a fare scelte pensate e ponderate in merito a quello che, a tutt’oggi, risulta essere un atto di generosità e di amore verso il prossimo e che, in molti casi, non rappresenta solo la fine di una vita ma la rinascita per il ricevente ed i suoi familiari”.
Per meglio tutelare le categorie fragili, la Provincia ha proposto, con invito personalizzato, la vaccinazione per il Sars-Cov-2/Covid 19 a tutti i cittadini in lista per trapianto e a tutti i trapiantati di organi solidi e di midollo osseo. L’iniziativa è stata decisa in accordo con le linee guida ministeriali.
Le operazioni di vaccino sono in corso e si registra un'alta risposta da parte dei pazienti contattati. “Il vaccino- conclude l’assessore Segnana, riprendendo le indicazioni dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari- è la migliore opportunità che le persone trapiantate, proprio per le loro caratteristiche immunologiche, hanno nei confronti di questa infezione virale”.