Come detto dall’assessore provinciale all’istruzione all’assemblea del Consiglio delle autonomie locali, tenutasi questo pomeriggio nella sala della Cooperazione di via Segantini, era fondamentale per la Provincia garantire una scuola uguale a quella che il Trentino aveva avuto fino a febbraio, una scuola cioè caratterizzata da un servizio educativo e formativo di qualità erogato in condizioni di sicurezza, nonostante il Covid-19. Al tempo stesso la Provincia conferma il suo impegno sulla scuola in presenza e sul tempo scuola, senza andare quindi ad occupare, ove non già previsto, il sabato.
In totale la Provincia investe in questa sfida 45 milioni di euro di cui 33 solo sul personale docente e 5 sul personale ausiliario e tecnico. Si sta ora definendo la questione contrattuale con i sindacati per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico. L’appello della Giunta agli insegnanti è a cogliere quella che è anche un’opportunità per concentrare il proprio impegno soprattutto per le attività a diretto contatto con gli studenti. Previsto anche un investimento importante sui Bes, con 4 milioni aggiuntivi, e il sostegno a iniziative individualizzate, nella consapevolezza delle difficoltà che le famiglie di ragazzi con bisogni educativi speciali hanno dovuto affrontare durante il lockdown.
Una forte attenzione viene riservata nel Piano alle misure di sicurezza, dall’aerazione, all’igienizzazione, anche prevedendo l’adozione di dispositivi particolari nelle classi, ad esempio per misurare l’anidride carbonica e stabilire quando è ora di cambiare l’aria. Per il servizio mensa, i trasporti e altri servizi analoghi, potranno essere adottate misure ad hoc a seconda delle situazioni, fra cui eventualmente anche il pranzo in aula, sempre al fine di evitare affollamenti e garantire il rispetto delle misure di sicurezza fissate nelle ordinanze.
Ed ancora: il Ministero ha avviato qualche giorno fa una verifica straordinaria sui banchi, per evidenziare i fabbisogni legati alle nuove esigenze di distanziamento nelle aule; i costi relativi non saranno a carico della Provincia o degli enti locali ma del Ministero. Gel e altri strumenti per la sanificazione/ pulizia saranno invece distribuiti dalla Protezione civile.
Sono stati infine immaginati scenari diversi relativi alle possibili evoluzioni della pandemia a partire dalla fine dell’estate. Naturalmente a seconda della situazione che si presenterà (dalla più favorevole alla più grave) verranno adottate le misure più appropriate.
Si inizia il 14 settembre, tranne che per le scuole dell’infanzia, che riapriranno il 3 settembre.