Durante lo sciopero i medici di assistenza primaria hanno garantito le prestazioni indispensabili quali visite domiciliari, in relazione alle condizioni cliniche e alla possibilità o meno di spostamento del paziente, l’assistenza domiciliare integrata e l’assistenza domiciliare programmata a malati terminali. Per le prestazioni indispensabili relative alla continuità assistenziale e all’emergenza sanitaria territoriale sarà mantenuto in servizio il personale convenzionato normalmente impiegato. Come prevedono le norme vigenti saranno garantiti i servizi minimi essenziali e in particolare le urgenze.
Sciopero dei medici, i dati di adesione della prima giornata
Si è svolta oggi la prima giornata di sciopero proclamato dai Sindacati Cisl Medici del Trentino – Intesa Sindacale (sindacati rappresentativi dei medici di medicina generale) per il 31 gennaio e 1° febbraio. Lo sciopero ha coinvolto i medici di assistenza primaria (medici di famiglia), i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) e i medici di emergenza sanitaria. Si precisa che per quanto riguarda l’adesione allo sciopero dei medici di assistenza primaria della città di Trento su 85 medici hanno aderito a 19 professionisti pari al 22,35%. Su un totale di 379 medici potenzialmente interessati allo sciopero, hanno comunicato l’adesione, annunciando l’astensione dal lavoro, 134 professionisti pari al 35,36%. Gli effetti economici per l’intera categoria consistono in minori compensi pari a 21mila euro.