L'attività di ricerca, che è già iniziata nell'ottobre dello scorso anno e proseguirà fino al settembre del 2018, si svolge presso la Fondazione Bruno Kessler in via Sommarive a Trento. Per la produzione industriale l'impegno è quello di occupare gli spazi di “Progetto Manifattura” a Rovereto, incubatore e hub per le imprese “green”.
Il progetto si inserisce nel contesto dello sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. La società vuole sviluppare e commercializzare una nuova tecnologia per l'accumulo di energia che si basa su un tipo di batterie innovativo. L'attività di ricerca sarà realizzata con la collaborazione della Fondazione Bruno Kessler e prevede l'acquisto di beni e servizi da altre imprese che operano in provincia di Trento per una cifra che entro il 2020 dovrà arrivare a nove milioni di euro. Saranno promosse collaborazioni con gli organismi di ricerca presenti sul territorio e con Trentino Sviluppo, per favorire la creazione di competenze specialistiche e diffondere le conoscenze acquisite, anche attraverso borse di studio e di dottorato, tirocini curriculari, percorsi di ricerca e innovazione, eventi scientifici.
La “Green Energy Storage S.r.l.”, che attualmente occupa due addetti, si impegna a raggiungere progressivamente 50 unità lavorative entro il 31 dicembre 2019 e a mantenere questo livello occupazionale fino al 2022. La società si impegna inoltre a garantire un'esperienza lavorativa ad almeno 12 giovani, anche nell'ambito di “Garanzia giovani” o di altri strumenti gestiti dall'Agenzia del Lavoro, assicurando la stabilizzazione di almeno il 30% di loro. L'attività produttiva connessa alla ricerca dovrà inoltre essere svolta per almeno dieci anni nella provincia di Trento. La società dovrà infine versare in Trentino le imposte. (lr)