All'anteprima di ieri, molto partecipata, era presente anche l'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, che ha raccontato come, sei anni fa, è nata l'idea della manifestazione, da una conversazione avuta con il presidente della Provincia Lorenzo Dellai. "Il Trentino era già terra di molti festival, compreso quello dell'economia. L'idea era di realizzare un evento che mettesse a fuoco un'altra vocazione del Trentino, quella alla solidarietà. Lo scopo che ci eravamo prefissati – ha detto monsignor Bressan – era, da una parte far conoscere, in questa fase, l'operato dei tanti missionari trentini attivi nel mondo, spesso supportati dalle associazioni locali, e dall'altra far crescere i trentini stessi, rendendoli consapevoli dei diversi interventi di solidarietà realizzati nei diversi continenti. Quest'anno è protagonista l'Europa che non è esente da contraddizioni e problemi e dove ci sono realtà che, in anni recenti, hanno conosciuto lacerazioni profonde, in particolare nell'Europa orientale e balcanica. Qui lavorano quarantuno nostri missionari". Monsignor Bressan ha proseguito sottolineando che un po' d'Europa ce l'abbiamo anche in casa: sono i tanti immigrati che lavorano e vivono in Trentino. "Con loro, attraverso l'impegno della Provincia e della Diocesi, l'incontro è sempre stato molto sereno e costruttivo– ha detto Bressan".
Concludendo il giro del mondo, attraverso le missioni, questa edizione sarà anche un'occasione per tracciare un bilancio della strada fatta assieme."La prima conseguenza, il primo frutto di questa esperienza – ha detto l'assessore Beltrami – è l'incontro. Incontro tra realtà e soggetti che operano sullo stesso territorio. Abbiamo avuto il caso di associazioni e missionari che si sono incontrati proprio alla manifestazione, pur lavorando nella medesima realtà. In alcune zone, infatti, le distanze sono tali che è possibile non incontrarsi". L'assessore Giovanazzi Beltrami ha poi ricordato l'arricchimento che i trentini hanno avuto dall'incontro con realtà poco conosciute. "La visita dei missionari nelle scuole, il racconto della loro quotidianità è stata per i ragazzi un'esperienza importante. Hanno potuto conoscere realtà poco note e, in un mondo dove imperversano notizie spesso negative, entrare in contatto con esperienza e testimonianze positive". Oggi le iniziative di solidarietà internazionale coinvolgono, fra i progetti portati avanti in Trentino e quelli realizzati direttamente nei paesi interessati, circa 50mila i trentini, raggruppati in 270 associazioni.
Il programma della manifestazione, che si aprirà lunedì 24 settembre, con una cerimonia nella Sala Depero della Provincia, è molto ricco. Nella sala Depero della Provincia e nello spazio archeologico sotterraneo del S.A.S.S. si svolgeranno ogni giorno gli incontri pubblici, rivolti a tutta la popolazione. Si potranno ascoltare le aspettative e le speranza delle donne emigrate, si parlerà dei bambini di Chernobyl, della cooperazione trentina nei Balcani e di molti altri temi. Sono in fase di allestimento inoltre ben otto mostre fotografiche e tutti i giorni in piazza Duomo, nella "casa base" dell'evento, dedicata alle associazioni, si svolgeranno incontri specifici, dedicati soprattutto ai libri.
"Non è facile parlare di solidarietà in momenti di crisi come questo, dove la tentazione sarebbe quella di chiudersi in se stessi – ha concluso l'assessore Beltrami – ma io credo davvero che solo nell'incontro e nella condivisione è possibile superare anche le difficoltà maggiori".
L'evento, che si concluderà domenica 30 settembre alla Sala della Cooperazione con l'intervento del premio Nobel RigobertaMenchù, è "clima amico": la quantità di CO2 prodotta dall'evento verrà "tradotta" in euro che saranno utilizzati per un progetto di forestazione in Africa. (ag)
Immagini a cura dell'ufficio stampa
In allegato file audio con interviste all'assessore Lia Giovanazzi Beltrami e a monsignor Luigi Bressan
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