A prendere la parola per spiegare chi è "Stazione Futuro" è stata la segretaria del movimento Fiorenza Pesce che ha spiegato come il movimento sia politico apartitico giovanile. "Politico perché tentiamo di dare risposte ai problemi e alle situazioni difficili che viviamo nel quotidiano – ha spiegato la segretaria - apartitico perché siamo completamente indipendenti da qualsiasi partito o movimento ideologicamente schierato e ragioniamo sulle idee e sulle proposte". Di Stazione Futuro erano presenti Simone Valle ex segretario, Philipp Woelk in quanto responsabile della petizione #aprite le scuole, Francesco Andreatta e Lorenzo Borga, responsabili del lavoro e della proposta sulla valutazione docenti.
Sul tema della valutazione degli insegnanti i ragazzi hanno presentato la proposta di un questionario anonimo da somministrare agli studenti ogni quadrimestre. Obiettivo del questionario far emergere quali siano i punti di forza e di debolezza degli insegnanti al fine di migliorare la didattica.
Sia il presidente Rossi che la dirigente Ferrario hanno sottolineato come sarebbe bello che lo stesso movimento nascesse all'interno del gruppo insegnanti. Per quanto riguarda la valutazione degli insegnanti la proposta emersa questo pomeriggio è stata quella che ci possa essere un gruppo di insegnanti che accanto agli studenti in maniera indipendente si renda disponibile a sperimentare questo meccanismo.
Per quanto riguarda il tema di aprire le scuole al di fuori dell'orario scolastico sono ad oggi 602 le firme raccolte dagli studenti attraverso una petizione online. Su questo punto il presidente si è impegnato a fare una panoramica di come è attualmente la situazione delle 25 scuole superiori trentine.
La richiesta di parlare, dentro la scuola, dei temi di più stretta attualità è stata infine il terzo degli argomenti affrontati questo pomeriggio dai ragazzi. "Vorremmo essere più preparati e conoscere le istituzioni - hanno detto - per crescere in consapevolezza ed essere più liberi nelle scelte. E' vero che i programmi sono intensi e che il tempo non basta mai, ma altrove certe cose si fanno, come in Germania dove gli strumenti ed i meccanismi della democrazia vengono spiegati anche attraverso simulazioni".
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
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