"I vini spumanti, malgrado le difficoltà indotte dalla crisi economica, incontrano da anni un buon successo commerciale, che induce produttori di tutto il mondo a cimentarsi sulla via delle bollicine. Ma non sempre i risultati sono quelli attesi" spiega Massimo Bertamini, responsabile dell'area post-secondaria e universitaria della Fondazione Mach. Indipendentemente dal metodo utilizzato per la presa di spuma, infatti, l'elaborazione del vino base è un'operazione basilare e ricca di peculiarità, concettualmente differente dalla realizzazione di un vino bianco. Molteplici sono gli aspetti difficili da gestire (maturità, pressatura, evoluzione), così come numerose si prospettano le evoluzioni tecnologiche, soprattutto in Champagne (gestione dell'ossigeno e della solforosa, sviluppo dei lieviti, tappatura).
Il corso si compone di cinque moduli, di quattro ore ciascuno, che si svolgeranno al Palazzo Ricerca e Conoscenza, in coincidenza delle operazioni stagionali previste nel ciclo di produzione degli spumanti metodo classico:
Limpidezza dei vini base e qualità degli assemblaggi mercoledì 19 marzo ( 9 – 13)
I punti chiave del tiraggio mercoledì 16 aprile ( 9 – 13)
Sboccatura: "rien ne va plus" mercoledì 14 maggio ( 9 – 13)
Pressatura e fasi prefermentative mercoledì 25 giugno ( 9 – 13)
Riduzione SO2 nella spumantizzazione mercoledì 29 ottobre ( 9 – 13)
(sc)
http://eventi.fmach.it/corsospumanti -