E' grande dunque la soddisfazione dei vertici della Provincia autonoma di Trento per il risultato raggiunto oggi a Roma, che consentirà di sviluppare in piena autonomia politiche di welfare per i lavoratori delle imprese comprese fra i 5 e i 15 dipendenti in difficoltà lavorativa.
Dal 1' di gennaio 2016, infatti, lo Stato prevede che questa categoria di lavoratori dovrà essere tutelata con specifici ammortizzatori, finanziati con il versamento di un apposito contributo (due terzi a carico dell'impresa e un terzo del lavoratore). I contributi confluiranno su un fondo nazionale che poi erogherà le diverse prestazioni, dal sostegno al reddito alle misure per il ricollocamento e quant'altro. Il Trentino ha chiesto e ottenuto che le risorse raccolte localmente vadano a costituire un Fondo Territoriale Intercategoriale, distinto e autonomo da quello nazionale, dotato di proprie regole di funzionamento. Non solo: la Provincia per legge potrà a sua volta avere parte attiva nella costituzione del Fondo, aggiungendovi proprie risorse, che consentiranno di ampliare e diversificare le politiche a sostegno dei lavoratori.
Sempre nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni di oggi il Trentino ha ottenuto anche un altro importante risultato: una norma di salvaguardia riguardante il complesso dei servizi per l'occupazione e delle politiche del lavoro sviluppate con l'Agenzia del lavoro e i centri per l'impiego territoriali. La norma prevede che in Trentino, grazie anche alle competenze dello Statuto di Autonomia e alla delega sugli ammortizzatori sociali già ottenuta, la modifica della gestione di queste materie potrà avvenire solo attraverso un'intesa con la Provincia autonoma.
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Via libera alla costituzione di un Fondo Territoriale Intercategoriale di Solidarietà per i lavoratori delle piccole imprese
SODDISFAZIONE DI ROSSI E OLIVI: "L'INTESA SUL JOBS ACT, RENDE PIÙ FORTE L'AUTONOMIA PROVINCIALE".
Olivi: "Ora subito l'accordo con le parti sociali per far partire il Fondo e il Reddito di continuità"
"Non era un risultato scontato né già scritto. E' anzi il frutto di almeno un anno intenso di lavoro con il ministero e costituisce la misura più innovativa generata dalla delega sugli ammortizzatori sociali.
La norma inserita nel Jobs act grazie all'intesa raggiunta a Roma dalla Conferenza Stato-Regioni, che riconosce al Trentino, assieme all'Alto Adige, la facoltà di dar vita ad un Fondo Territoriale Intercategoriale di Solidarietà per il sostegno al reddito e la riqualificazione dei lavoratori delle piccole imprese è una delle più significative conquiste degli ultimi anni in materia di autogoverno".
E' questo il giudizio espresso all'unisono dal presidente Ugo Rossi e dal vicepresidente Alessandro Olivi dopo l'inserimento, nei decreti attuativi del Jobs Act, di una norma che ci riconosce di diritto la facoltà di avviare un percorso autonomo di tutela dei lavoratori delle pmi, in Trentino il 90% del totale, anche aggiungendo a quelle versate dalle imprese ulteriori risorse di natura provinciale.
"Con questa norma - aggiunge Olivi - il Governo valorizza l'impegno messo in campo in questi anni dal Trentino per la costruzione di un sistema di politiche del lavoro riformista e innovativo, nel quadro di una gestione sempre più efficace e dinamica dell'Autonomia. Siamo anche consapevoli di essere l'unico territorio in Italia a poter gestire autonomamente questa delicata materia e di avere guidato in questo settore la stessa Autonomia regionale: la provincia di Bolzano, in questo caso, beneficerà dell'impegno profuso dal Trentino e dal ruolo di apripista che ha assunto a livello nazionale. Se non esitiamo a definire storico il risultato sul piano politico - conclude Olivi - è altrettanto vero che questo deve costituire la base di un nuovo patto solidaristico sulle politiche del lavoro. Un ruolo determinante è dunque ora assegnato alle parti sociali, chiamate a condividere un nuovo modello di cooperazione, virtuosa e solidaristica, tra i diversi comparti economici, rilanciando la concertazione e la capacità del sistema di governare unitariamente le sfide che quest'epoca di crisi continua a proporre".-
La norma inserita nel Jobs act grazie all'intesa raggiunta a Roma dalla Conferenza Stato-Regioni, che riconosce al Trentino, assieme all'Alto Adige, la facoltà di dar vita ad un Fondo Territoriale Intercategoriale di Solidarietà per il sostegno al reddito e la riqualificazione dei lavoratori delle piccole imprese è una delle più significative conquiste degli ultimi anni in materia di autogoverno".
E' questo il giudizio espresso all'unisono dal presidente Ugo Rossi e dal vicepresidente Alessandro Olivi dopo l'inserimento, nei decreti attuativi del Jobs Act, di una norma che ci riconosce di diritto la facoltà di avviare un percorso autonomo di tutela dei lavoratori delle pmi, in Trentino il 90% del totale, anche aggiungendo a quelle versate dalle imprese ulteriori risorse di natura provinciale.
"Con questa norma - aggiunge Olivi - il Governo valorizza l'impegno messo in campo in questi anni dal Trentino per la costruzione di un sistema di politiche del lavoro riformista e innovativo, nel quadro di una gestione sempre più efficace e dinamica dell'Autonomia. Siamo anche consapevoli di essere l'unico territorio in Italia a poter gestire autonomamente questa delicata materia e di avere guidato in questo settore la stessa Autonomia regionale: la provincia di Bolzano, in questo caso, beneficerà dell'impegno profuso dal Trentino e dal ruolo di apripista che ha assunto a livello nazionale. Se non esitiamo a definire storico il risultato sul piano politico - conclude Olivi - è altrettanto vero che questo deve costituire la base di un nuovo patto solidaristico sulle politiche del lavoro. Un ruolo determinante è dunque ora assegnato alle parti sociali, chiamate a condividere un nuovo modello di cooperazione, virtuosa e solidaristica, tra i diversi comparti economici, rilanciando la concertazione e la capacità del sistema di governare unitariamente le sfide che quest'epoca di crisi continua a proporre".-