"La condivisione di questo strumento importante messo in campo dalla Provincia, l'accordo negoziale - ha commentato l'assessore provinciale Alessandro Olivi - rappresenta quell'innovativo moltiplicarsi di buone prassi, che consentono al pubblico di interagire con il privato. Con questo accordo si crea un clima di impegno diffuso, nella consapevolezza che solo una naturale comunione di relazioni sociali, sistemiche, strutturali, private ed istituzionali, può aiutarci ad uscire dalla crisi. Va poi messo in luce il ruolo della Provincia, attraverso Trentino Sviluppo, che ha messo a disposizione della Sicor immobili di proprietà pubblica per un progetto di espansione, innescando un virtuoso percorso che ha visto altre imprese usufruire degli spazi lasciati liberi da Sicor".
"Una azienda come questa - ha quindi concluso l'assessore Olivi - che negli anni ha continuato a crescere dimostra che migliorare è possibile, anche con la diversificazione di prodotti e di mercati, per uno sviluppo dimensionale non solo in termini finanziari, ma anche di professionalità dei lavoratori, con ricadute positive per tutta l'area".
La Sicor è infatti una azienda storica roveretana che dalla fine del 1981 opera nel settore della costruzione di argani per ascensori, che negli anni è riuscita ad aumentare fatturato e occupazione; gli addetti attualmente sono 110. Il piano pluriennale degli investimenti, comprensivo anche di questo intervento, ha determinato una spesa complessiva di 14,3 milioni, di cui 4,1 milioni di costi ammessi ad agevolazione ed oggetto dell'accordo; il contributo provinciale è pari a 310.370,55 euro.
Questo impegno finanziario ha permesso alla Sicor di dotarsi di una struttura produttiva adeguata e moderna con l'inserimento di tecnologie automatizzate che consentirà di implementare nuove lavorazioni per la fabbricazione di motori elettrici per ascensori, oltre che supportare i programmi di crescita e qualificazione produttiva.
L'accordo prevede alcuni impegni nei confronti della Provincia autonoma di Trento, tra i più significativi:
raggiungere entro il 2015, il numero di 115 dipendenti e di mantenerli fino al 2018;
mantenere una patrimonializzazione (patrimonio netto + finanziamento soci / totale attivo di bilancio + eventuale debito residuo leasing) pari al 25% con riferimento ai bilanci dal 2015 al 2018.
Riprese, immagini e interviste (all'assessore Olivi) a cura dell'Ufficio Stampa -