Le due startup di Trentino Sviluppo partecipano al business format più noto al mondo
SHARK TANK: ORANGE FIBER E GARDA SOLAR PROTAGONISTE SU ITALIA 1
Ci sono anche due giovani imprese della "scuderia" di Trentino Sviluppo nell'edizione italiana di Shark Tank, primo business format al mondo per notorietà e ascolti, prodotto in oltre 20 Paesi al mondo. In Italia ha debuttato giovedì 21 maggio totalizzando in prima serata, su Italia 1, quasi 1,4 milioni di telespettatori. Oggi, giovedì 28 maggio, a partire dalle ore 21.10, andrà in onda la seconda puntata, con il confronto tra altre quindici startup e cinque venture capitalists alla ricerca di investimenti interessanti. Tra i protagonisti ci saranno anche Adriana Santanocito ed Enrica Arena che con la loro Orange Fiber sono ospitate nella Greenhouse di Progetto Manifattura, l'incubatore green di Trentino Sviluppo. Orange Fiber, che nell'ottobre scorso a Rovereto aveva presentato il prototipo di tessuto ottenuto dagli scarti di lavorazione delle arance, ha potuto realizzare il proprio innovativo filato grazie anche al sostegno della Provincia di Trento che l'ha finanziata con il fondo Seed Money-FESR. In una delle prossime puntate i riflettori di Shark Tank si accenderanno anche sulla barca solare di Garda Solar prodotta nel BIC di Rovereto.-
Le regole di Shark Tank sono semplici ma rigide. Ogni aspirante imprenditore presenta la propria idea a cinque venture capitalists alla ricerca di investimenti interessanti. Cinque "squali", riprendendo il termine inglese che dà il nome al programma, che per l'edizione italiana sono Luciano Bonetti, di Foppapedretti, Fabio Cannavale, presidente e fondatore e di eDreams.it, Mariarita Costanza, socia di MACNIL azienda software del Gruppo Zucchetti, Gianluca Dettori, presidente e fondatore di dpixel e Gianpietro Vigorelli, pubblicitario noto a livello internazionale.
I businessman sono pronti a finanziare solo le idee più valide, i business plan più precisi e le personalità più forti e affidabili. Prima di prendere le loro decisioni non esitano a bersagliare i candidati con richieste e domande trabocchetto, mettendo a nudo tutte le loro debolezze e negoziando una fetta del business da finanziare, in cambio dei loro contanti.
Gli "shark" possono anche entrare in competizione tra loro per aggiudicarsi la loro fetta di business. Alla fine di ogni puntata, se l'aspirante imprenditore e almeno uno degli investitori raggiungeranno un accordo, le parti stipuleranno un autentico contratto legale, a telecamere spente. (d.m.) -
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