
Successivamente all'entrata in vigore della legge provinciale n. 1 del 2014 - si legge nella relazione accompagnatoria - lo Stato ha approvato una manovra finanziaria che ha previsto anche interventi di alleggerimento della pressione fiscale, per quanto riguarda l'imposta sul reddito delle persone fisiche, su tutto il territorio nazionale. Si è resa quindi necessaria una rivalutazione comparata degli effetti delle agevolazioni statali cumulati con quelle provinciali, introdotte dalla legge provinciale n.1 del 2014. Da questa nuova valutazione è emersa l'opportunità di modificare la normativa provinciale, limitando le agevolazioni ai beneficiari che maggiormente, in relazione alla particolare esiguità del loro reddito, possono trarne beneficio. Con il disegno di legge varato dalla Giunta provinciale la platea dei beneficiari della riduzione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'Irpef viene delimitata alle persone con reddito imponibile fino a 15.000 euro.
Si propone inoltre di incrementare la misura della riduzione d'aliquota, innalzandola a 0,73 punti percentuali. In tal modo, i soggetti beneficiari applicheranno un'aliquota dello 0,50% in luogo di quella nazionale dell'1,23%. Di questa agevolazione beneficeranno anche le categorie di persone escluse dal cosiddetto "bonus Renzi" (pensionati e lavoratori autonomi). Alle persone con reddito imponibile superiore a questa soglia viene applicata l'aliquota nazionale su tutto il reddito imponibile.
Il minor gettito per la Provincia derivante dall'agevolazione è stimabile in circa sette milioni di euro; la metà dei 14 milioni originariamente previsti e contabilizzati nel fondo per la riduzione della pressione fiscale. (lr) -