La forte intenzionalità educativa che caratterizza l'operato di tali Organizzazioni, ha portato alla necessità di differenziare questo disciplinare da quello di altre categorie (esercizi alberghieri, Comuni..) per sottolineare l'esplicita attenzione agli aspetti pedagogici. Il nuovo disciplinare enfatizza la peculiare mission dei "Servizi per crescere assieme", che ritengono che il prendersi cura dei bambini e dei ragazzi significhi pensare al futuro di una comunità educante. Si sottolinea in particolare l'importanza di una puntuale progettazione/verifica dell'attività, della formazione del personale e del coinvolgimento delle famiglie, nel momento di illustrazione del progetto per orientarle ad una scelta mirata alle esigenze dei loro figli ma anche per raccogliere le indicazioni e rendere le famiglie partecipi del processo di miglioramento dell'attività, nonché come occasione per favorire la conoscenza e l'aggregazione tra le famiglie stesse. Aspetti, questi, che dovranno essere richiamati in un Progetto Educativo la cui stesura è finalizzata ad illustrare alle famiglie gli obiettivi specifici di ogni singolo servizio e l'articolazione della proposta.
La ridefinizione dei requisiti (si passa da 11 a 16 requisiti obbligatori e da 6 a 8 facoltativi) previsti dal disciplinare del marchio "Family" per questa categoria, alza insomma l'asticella della qualità delle politiche familiari e dei servizi offerti alle famiglie da queste organizzazioni, che hanno ora tempo fino al 30 settembre per adeguarsi a quanto prevede il nuovo disciplinare.
Dall'ambito di azione del disciplinare sono escluse le organizzazioni che erogano in via esclusiva servizi di conciliazione per la prima infanzia nella fascia di età 0-3 anni, in quanto per tali servizi sono previste specifiche normative di settore che già prevedono sistemi di autorizzazione e di accreditamento. (c.z.) -