Sabato, 20 Giugno 2015 - 02:00 Comunicato 1574

L'intervento dell'assessore Carlo Daldoss al convegno "Le città sensibili" a Villa S. Ignazio
"SENSO CIVICO E CONOSCENZA DELLE DIVERSITÀ SONO L'ANTIDOTO ALL'INSICUREZZA"

"Il vero antidoto contro la percezione dell'insicurezza è la conoscenza dell'altro, apprezzando la diversità si riesce anche a tollerarla come parte di un percorso che ci può arricchire, ma occorre anche sviluppare la capacità di richiamarsi tutti ad un vero senso civico per rendere le nostre comunità più unite e sicure". Così l'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss al quarto convegno "Le città sensibili. Rappresentare territori, costruire relazioni", ospitato ieri a Villa Sant'Ignazio, diventata uno dei punti di riferimento delle riflessioni e dei progetti attivati su un tema di cui tutti oggi parlano: la paura degli individui e il senso di insicurezza che oggi si vive nelle città e nei territori. Una paura giustificata?-

Con la legge provinciale 8/2005 "Promozione di un sistema integrato di sicurezza e disciplina della polizia locale", il legislatore provinciale si è posto l'obiettivo di conseguire un'ordinata e civile convivenza sul territorio partendo innanzitutto dalla prevenzione delle condizioni sociali, ambientali ed economiche che possono originare fenomeni di devianza e di disagio sociale. Su questa strada cammina anche il progetto "Sen.si - Sentire Sicurezza, Competenze e valore del rischio" promosso, con il contributo della Provincia, dalla cooperativa sociale onlus Villa S. Ignazio. Un progetto attorno al quale si sono sviluppati ieri gli interventi di Marco Dallari dell'Università degli Studi di Trento, di Paola Baretta dell'Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, di monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes-Cei.
"Di sicurezza si parla soprattutto con dati statistici ed emozionali - ha spiegato ad inizio convegno il presidente della cooperativa Riccardo Baldi - ma noi vogliamo parlarne anche in termini sociali e culturali, perchè la sicurezza fa parte del vissuto personale di ognuno."
E questo è anche l'approccio che informa gli interventi della Provincia. "Si può parlare di sicurezza in due modi - ha affermato Daldoss, esprimendo l'apprezzamento anche del governatore Ugo Rossi: quello politicamente corretto e in voga sui giornali, che però non fa capire cosa bisogna fare per migliorare le cose, oppure intraprendendo un percorso che attraverso la messa in comune di esperienze diverse riesce, a partire da piccoli centri concentrici, a diffondere il senso della vera insicurezza. Perchè il rischio, infatti, è di percepire la sicurezza in modo esagerato. E dunque occorre partire dal basso, coinvolgendo le istituzioni territoriali e i singoli cittadini".
L'assessore si è però dichiarato ottimista: "Abbiamo di fronte tempi nei quali la cultura della sicurezza è sempre più intesa come la capacità di coinvolgimento della comunità, e dunque riusciremo a creare società che non hanno più paura l'una dell'altra. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma vedremo di porre in campo anche altre iniziative per una maggiore coesione della comunità."
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