Giovedì, 19 Aprile 2012 - 02:00 Comunicato 989

Seconda giornata al Seminario dei presidi a Comano dedicata ai contributi della Facoltà di scienze cognitive
SCUOLA E UNIVERSITÀ, UN BUON DIALOGO TRA RISORSE DELLO STESSO TERRITORIO

"il segnale prezioso di dialogo e di potenziamento delle connessioni tra Università e Scuola, grazie al Centro per la formazione continua e l'aggiornamento del personale insegnante di Rovereto, grazie alla Facoltà di scienze cognitive e grazie a voi che partecipate con convinzione a questa iniziativa". Questa la dichiarazione dell'assessore provinciale all'istruzione, Marta Dalmaso, che assieme al dirigente del Dipartimento della Conoscenza, Marco Tomasi, ha seguito la seconda giornata del Seminario per i dirigenti scolastici e direttori dei Centri di Formazione Professionale di tutte le scuole della Provincia a Comano Terme, dedicata interamente a contributi da parte di docenti della Facoltà di scienze cognitive dell'Università di Trento.
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Una giornata importante, quella di oggi all'interno del Seminario su "I territori di Frontiera - Leadership per l'apprendimento", promosso dal Centro per la formazione continua e l'aggiornamento del personale insegnante di Rovereto e gestita di fatto da preside e docenti della Facoltà di Scienze Cognitive dell'Università di Trento, che a Rovereto ha sede, come il Centro Formazione Insegnanti, ma che già opera in collaborazione con Centro, con l'Iprase, con scuole e con insegnanti delle scuole trentine e che ha tutta l'intenzione di allargare il proprio raggio d'azione su tutto il territorio provinciale, a cominciare dal Tirocinio Formativo Attivo per 153 insegnanti. Un momento importante di informazione e confronto con i dirigenti scolastici ed i direttori dei Centri di Formazione professionale, che non hanno ascoltato passivamente i contributi dell'Università, ma sono subito entrati nel merito "tempestando" di domande di chiarimento e approfondimento i relatori, ma apprezzando questo momento intensivo di confronto che il Centro Formazione Insegnanti ha proposto e realizzato, facendosi tramite importante tra scuola e università su iniziative concrete di formazione già attivate e tuttora in corso.

L'assessore Dalmaso ha voluto rimarcare l'importanza di questo segnale di dialogo, ringraziando i dirigenti scolastici per la disponibilità e la partecipazione e augurandosi che tali momenti si ripetano e si intensifichino "perché conoscere le riflessioni e i risultati delle ricerche degli esperti dell'università aiuta anche la scuola ad affinare gli strumenti di sintonizzazione fra noi".
Sono stati Italo Fiorin e Luciano Covi, presidente del comitato scientifico e direttore del Centro di Rovereto, a presentare "gli ospiti dell'università".
Il preside della Facoltà, Franco Fraccaroli, ha tratteggiato il panorama dell'offerta di formazione rivolta in modo specifico al sistema scolastico trentino, fornendo dati e contenuti di corsi, seminari e altre iniziative in atto. Subito dopo, quattro docenti della Facoltà hanno relazionato su tematiche specifiche che trovando intrecci e correlazioni con il lavoro non solo dei presidi, ma innanzitutto degli insegnanti in classe; perché – lo hanno rimarcato più volte – l'obiettivo anche dell'università è quello di creare una relazione virtuosa tra ricerca ed applicazione operativa nelle scuole.
Francesco Pavani ha affrontato il tema dell'istruzione per l'uso delle Neuroscienze cognitive e l'educazione, partendo proprio dallo smantellamento di alcuni neuro-miti scorretti oggi di moda proprio sulle neuroscienze. Roberto Cubelli ha proposto la riflessione sulla memoria, sui modelli teorici e pratica didattica nel rapporto "mente ed educazione", coinvolgendo i partecipanti anche in un mini-test significativo sul modo in cui spesso gli insegnanti si relazionano con gli studenti proprio sul tema della memoria e, magari, facendo errori inconsapevoli cui tutti possiamo essere soggetti. Nel pomeriggio, tre interventi ancora più vicini alla quotidianità della scuola: Remo Job sul Linguaggio: gli stili di apprendimento, meccanismi neuro-cognitivi e strategie di comunicazione; Manuela Piazza su "Matematica: numeri, calcoli e tecnologie didattiche"; Paola Venuti su "Disturbi neuro-cognitivi e ambienti di apprendimento".
Tante domande, e poi, conclusioni di Mario Dutto e Marco Tomasi. (mc)

FOTO A CURA DELL'UFFICIO STAMPA PAT
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