Sorpreso l'assessore ai trasporti Alberto Pacher: "Non più tardi del 28 agosto scorso abbiamo avuto, insieme con i tecnici dell'Assessorato e i vertici di Trentino trasporti esercizio spa, un incontro con le Organizzazioni sindacali nel corso del quale abbiamo dato conto sia della situazione finanziaria sia delle prospettive e delle scelte organizzative".
La spesa pubblica nel settore, ricorda l'assessore, vede erogazioni pubbliche annue, comprensive degli oneri per il trasporto urbano, per circa 125 milioni di euro. La spesa comprende da un lato, gli oneri sostenuti dalla Provincia per il trasporto extraurbano su gomma e rotaia, e per il trasporto ferroviario regionale, nonché i trasferimenti garantiti agli enti locali dal bilancio provinciale per il trasporto urbano, ivi compresi fondi propri dei Comuni, nonché gli oneri per il servizio di trasporto degli alunni delle scuole materne, elementari e medie.
"Abbiamo in quella sede spiegato - sottolinea Pacher - come l'esercizio in proprio della Valsugana possa creare posti di lavoro nel settore, ed abbiamo spiegato che, pur essendo vero che la voce di costo che incide maggiormente sul costo della produzione è quella del personale - che rimane al di sopra del 60%, per oltre 50 milioni di euro all'anno - l'attuale affidamento diretto a Trentino trasporti esercizio con una quota marginale di esternalizzazioni, intorno al 10% dei servizi complessivi, è quello che garantisce i risultati attesi, ma abbiamo soprattutto confermato che non sono ipotizzabili riduzioni della forza lavoro per gli addetti con contratto a tempo indeterminato, e che il personale a tempo determinato in scadenza, qualora non rinnovato sul servizio urbano di Trento, verrà reimpiegato, naturalmente fermi restando i limiti previsti dalla disciplina anche recente, sui servizi turistici stagionali, e/o altri servizi ordinari in relazione a esodi".
L'assessore auspica che le organizzazioni sindacali vogliano, nella legittimità di ogni azione di protesta, trasparentemente spiegare agli utenti le motivazioni di azioni cosi penalizzanti. "I disservizi che creano queste azioni sono evitabili con un sereno, ulteriore confronto, al quale sono sempre disponibile." -