L'accordo con la regione Veneto è un'importante opportunità per ingrandire il bacino di utenza potenziale - ha chiarito la assessora Donata Borgonovo Re - a garanzia anche di una scala ottimale di organizzazione per l'attività di protonterapia, inevitabilmente superiore all'ambito provinciale. Il raggiungimento del target minimo di pazienti è infatti, nella fase iniziale, una condizione operativa indispensabile per il centro di Trento".
La protonterapia è un trattamento radiante di precisione effettuato con particelle pesanti (protoni) e rivolto a pazienti affetti da patologie tumorali. Visto l'impegno tecnologico ed economico che comporta un centro di protonterapia, il bersaglio principale è rappresentato da neoplasie complesse e di difficile irradiazione, o usualmente poco rispondenti con le tecniche tradizionali, oppure dove il risparmio dei tessuti sani circostanti, particolarmente delicati, sia di vitale importanza. Il perfezionamento del modello organizzativo del centro, in considerazione della sua elevata complessità, necessita di continuo trattamento dei pazienti, in questo senso l'accordo approvato oggi dalla Giunta provinciale risulta strategico.
L'accordo, di durata biennale, avrà decorrenza con il 1' gennaio 2015. La assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re è stata delegata alla sua sottoscrizione; per gli aspetti operativi la competenza è demandata al Centro di Protonterapia ed all'Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova.
(at)
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