Il professor Tomasi ha sottolineato l'entusiasmo che i ragazzi hanno dimostrato dando vita a "Scarpe allacciate". Un'esperienza attivata e alimentata dal desiderio degli stessi studenti di contribuire, con la loro vicinanza, all'accoglienza di persone in fuga da guerre, violenze e persecuzioni.
"È sufficiente – ha detto invece il governatore Ugo Rossi – ascoltare le ragioni del cuore e da queste nascono progetti importanti come questo; un'iniziativa che va nella direzione in cui vorremmo andasse la nostra società, ovvero quella di rendersi conto di quanto avviene nella realtà e sapere che è richiesto il nostro contributo. Iniziative come queste precedono le decisioni che la politica deve prendere. Siamo orgogliosi di questo progetto."
"Questa iniziativa – ha detto l'assessora Donata Borgonovo Re – rappresenta un tassello in un mosaico che si sta disegnando in materia di accoglienza all'interno della nostra comunità. Siamo chiamati adesso ad uno sforzo ulteriore di accoglienza e di protezione che ci viene messo davanti da quanto sta succedendo nel sud del Mediterraneo. Non sappiamo quale sarà il futuro delle persone con le quali state sperimentando amicizia e vicinanza, ma sappiamo quale è il loro presente. Voi siete gli iniziatori di un cammino."
Ieri l'incontro è stato chiuso dai ritmi africani dell'associazione "Improntafro", che ha fatto da cornice musicale all'evento finale dell'iniziativa. -
Venerdì l'evento di chiusura del progetto che ha coinvolto studenti e richiedenti protezione internazionale
"SCARPE ALLACCIATE", LA "STRAORDINARIA NORMALITÀ" DELLA CONVIVENZA
Evento finale, venerdì sera al Liceo "Da Vinci" di Trento, del progetto "Scarpe allacciate". Nel momento conclusivo i protagonisti hanno raccontato le motivazioni, lo svolgimento ma soprattutto le emozioni che hanno caratterizzato il percorso dell'iniziativa. A presentare la "straordinaria normalità" di questa esperienza sono stati gli studenti e i richiedenti protezione internazionale che hanno preso parte alle numerose occasioni di incontro e confronto offerte dal progetto, realizzato con il sostegno dell'Associazione di promozione sociale "Il Conto dei Sogni" e in collaborazione col Cinformi.
Negli scorsi mesi diversi richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino sono stati coinvolti in partite di calcio, momenti conviviali, danze di pace e passeggiate in montagna. Inedite occasioni per dialogare, conoscersi, raccontarsi e confrontarsi.
Fra gli interventi anche quelli del dirigente scolastico del Liceo "Da Vinci" Alberto Tomasi, del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e dell'assessora provinciale alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re.-
Negli scorsi mesi diversi richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino sono stati coinvolti in partite di calcio, momenti conviviali, danze di pace e passeggiate in montagna. Inedite occasioni per dialogare, conoscersi, raccontarsi e confrontarsi.
Fra gli interventi anche quelli del dirigente scolastico del Liceo "Da Vinci" Alberto Tomasi, del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e dell'assessora provinciale alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re.-