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Ricordando che il territorio è un "elemento costituivo" della nostra autonomia, Rossi ha sottolineato come "Possiamo essere orgogliosi di quanto in questi anni è stato fatto. Non solo per le decisioni dei politici ma anche per quel processo di acculturazione a diversi livelli che ha permesso di far attecchire un approccio serio e sentito nei confronti di questo tema. Abbiamo cercato di alimentare la cultura dell'amore per il proprio territorio, nel segno del rispetto, della valorizzazione e dell'uso responsabile per garantire lo sviluppo necessario al benessere collettivo ma anche antidoto all'abbandono che è un male per lo stesso ambiente".
"Dobbiamo però rilanciare la sfida e farlo senza che questa sia percepita come un peso, ma come un'opportunità - ha concluso Rossi - perché si può sempre fare meglio visto che ora è tempo di occuparci di quei dettagli, in particolare nelle periferie suburbane, che possono - citando una canzone di Ruggeri - uccidere quella poesia "naturale" di cui sono certo tutti i trentini vanno fieri".