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"Più è forte il legame tra comunità, università e centri di ricerca – ha detto l'assessora Ferrari - maggiori sono le ricadute a vantaggio di tutti. E' importante far comprendere come la presenza dei centri dove si fa ricerca e alta formazione ha contribuito a costruire la credibilità che oggi il territorio vanta e può spendere, con importanti concreti risultati in termini di benessere".
L'Assemblea aperta di Ateneo, lo ha ricordato il presidente dell'Università Innocenzo Cipolletta, è l'occasione, prevista dallo statuto, con cui l'istituzione si confronta con il territorio e la comunità. L'argomento scelto quest'anno è stata la cultura, per questo è sembrato naturale riflettere anche del rapporto tra l'Università e gli attori culturali pubblici e privati espressi proprio dal territorio.
Marco Andreatta, il presidente del Muse, ha sottolineato lo stretto rapporto che c'è tra l'attività del museo è quella dell’ateneo. La comunità locale, è stato ribadito, ha scelto di investire in ricerca, cultura e innovazione come strumento per assicurare lo sviluppo e uscire dalla crisi.
Il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ha ricordato la candidatura di Trento a città della cultura 2018. La nostra, ha detto, è un'università aperta e collegata con il territorio, assieme al quale è cresciuta. Trento, ha aggiunto, è città di cultura, conoscenza, città storica, turistica, d'arte, universitaria, sede di centri di ricerca, luogo di eventi importanti.
In chiusura sono intervenuti anche il presidente del Consiglio degli studenti Lorenzo Varponi e il rettore Paolo Collini. (lr)