A Carzano Rossi ha trovato ad attenderlo una comunità intera, quella di un piccolo paese della Valsugana che proprio attorno all'asilo nido, oggi gestito dalla cooperativa Bellesini, ha ritrovato se stesso. Grazie al nido, che con caparbietà l'amministrazione comunale di allora ha avviato trovando ascolto e appoggio nella Provincia, Carzano ha infatti visto riprendere fiato ad alcune attività e servizi quali la Famiglia cooperativa, la Cassa rurale, un bar, servizi che avevano chiuso i battenti segnando il declino del paese. Comprensibile quindi l'orgoglio con il quale il sindaco Cesare Castelpietra, i dirigenti della Cooperativa Bellesini (il presidente Roberto Festi, la coordinatrice pedagogica Daria Santoni con le coordinatrici del nido "Le Piume" Maddalena Botteri e Marika Abolis e le educatrici che prestano servizio nella struttura), le stesse associazioni del paese, che con il nido hanno intrecciato una stretta collaborazione, le mamme e i papà dei 32 bambini che lo frequentano, hanno vissuto la giornata di oggi.
Un orgoglio che Rossi ha raccolto, ringraziando i promotori che dieci anni fa si "inventarono", proponendo ai comuni limitrofi (oggi sono 12 quelli convenzionati con il nido "Le Piume"), un servizio che mancava, facendo rinascere il paese. I risultati non sono mancati, se è vero che in questo piccolo borgo della bassa Valsugana sono tornate le culle dopo anni di denatalità.
Anche il presidente Rossi, intervenendo alla colorata festa di oggi, è partito proprio dal calo delle nascite - "il Trentino ha perso dai 300 ai 400 nati all'anno" - per spiegare il forte accento dato dal governo provinciale alle politiche per l'educazione e per le famiglie. Un impegno che trova corrispondenza anche nelle scelte che si stanno facendo per la prossima legge finanziaria della Provincia. "Questi servizi saranno al centro della nostra manovra finanziaria - ha affermato Rossi - faremo delle deduzioni sull'addizionale Irpef per le famiglie già dal primo figlio. Vogliamo dare un segnale di fiducia alle famiglie che fanno figli e stanzieremo risorse aggiuntive sui servizi nido, con l'obiettivo di ridurre un po' le tariffe, che in alcuni casi sono un po' alte e non incentivano certamente le famiglie a fare figli. La nostra società sta invecchiando e quindi c'è l'esigenza di avere la massima attenzione possibile a quei giovani che decidono di mettere sù casa." (c.z.)
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