L’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero, istituito con legge provinciale, opera attraverso il contributo del Comitato tecnico scientifico nell’assicurare il monitoraggio delle fasi di realizzazione delle tratte d'accesso sud al corridoio del Brennero sul territorio trentino, e l'integrazione intermodale delle connesse infrastrutture ferroviarie, stradali e logistiche. Attraverso approfondimenti tecnici, l’analisi di documenti e di dati, il Comitato affronta temi legati alla salvaguardia dell'ambiente, alla tutela sociale, alla salute e alla sicurezza sul lavoro, tenendo in considerazione le relazioni con la popolazione e le esigenze di trasparenza, di informazione e di partecipazione.
Congiuntamente al Comitato tecnico scientifico, è attivo il Consiglio di coordinamento e di indirizzo, nato grazie ad un Accordo del 2015. La sua missione è quella di favorire un processo condiviso tra istituzioni nella programmazione strategica e identificare le esigenze espresse dai territori. L’Accordo, di durata decennale, coinvolge la Provincia autonoma di Trento, i Sindaci dei Comuni di Trento, Rovereto, Ala, Avio, Besenello, Calliano, Faedo, Giovo, Lavis, Mori, San Michele all’Adige, Trambileno, Vallarsa, Volano, i Presidenti delle Comunità di Valle Rotaliana Konisberg e della Vallagarina, oltre che rappresentanti di RFI S.p.A e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Sul tratto di accesso fra Verona e Fortezza sono stati individuati 7 Lotti in tutto, di cui 4 prioritari, compreso il Lotto 3, che interessa le circonvallazioni di Trento e Rovereto. In occasione dell’ultimo Comitato tecnico scientifico si è deciso di procedere separatamente per Trento, più vicina alla definizione di un progetto integrato definitivo, e per Rovereto, dove sono presenti ancora alcuni "nodi" da sciogliere. Il Protocollo siglato lo scorso aprile, relativo alla città capoluogo, prevedeva di esaminare, oltre al progetto di circonvallazione vera e propria, anche altri interventi, ovvero l'interramento della linea storica e la realizzazione del “servizio metropolitano” Nordus. Sono state esaminate tre diverse alternative, senza e con l'interramento della ferrovia per circa 2,5 km., valutando i costi, le difficoltà tecniche, e soprattutto l’efficacia dell’opera in ordine alle problematiche che si propone di risolvere. Ciò che è emerso è che il progetto integrato, comprendente anche l’interramento, ha un impatto molto maggiore in termini di riqualificazione urbana e di riconnessione fra le parti della città ora separate dalla ferrovia.
L’11 novembre prossimo, oltre alla firma di un atto aggiuntivo al Protocollo, a partire dalle 14.30, nel Palazzo della Provincia, si terrà su queste tematiche un incontro pubblico, alla presenza, oltre che del presidente Fugatti e del sindaco di Trento Alessandro Andreatta, dell’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Maurizio Gentile. La presenza a Trento dei vertici di RFI S.p.A. sarà l’occasione per analizzare le prospettive future della mobilità ferroviaria in Trentino, approfondendo il quadro a livello di Corridoio del Brennero, il progetto di circonvallazione ferroviaria della città capoluogo e il futuro della ferrovia della Valsugana, con il progetto di elettrificazione e del collegamento con il bellunese.
Immagini e intervista al pres. Fugatti a cura dell'ufficio stampa