
Tra le varie misure di sostegno connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19 contenute nella legge provinciale 2/2020, è prevista la concessione di contributi provinciali in conto interessi a fronte dell'attivazione di linee di credito perfezionate con banche e intermediari finanziari aderenti all’apposito Protocollo di intesa dello scorso marzo. Le recenti norme nazionali hanno, tra il resto, ampliato alcune tipologie di intervento riguardanti l'operatività del Fondo Centrale di Garanzia Pmi, istituto rivelatosi cruciale per la concessione di molti finanziamenti erogati sul territorio provinciale attraverso il Protocollo Ripresa Trentino.
L’Atto approvato oggi da un lato contiene alcuni chiarimenti interpretativi, dall’altro recepisce appunto la normativa nazionale, affinché gli operatori economici richiedenti un finanziamento a valere sul Plafond Ripresa Trentino ne possano beneficiare. I nuovi finanziamenti richiesti a valere sul Plafond Banche 2 bis o quelli ancora in fase di istruttoria, potranno pertanto essere estesi fino ad un massimo di 30.000 euro (anziché 25.000) per una durata di 10 anni (anziché di 6).
Con l’Atto aggiuntivo vengono apportate inoltre alcune ulteriori modifiche e integrazioni al Protocollo, tra cui si segnala la possibilità per gli enti di garanzia di intervenire nella misura massima consentita dalla normativa vigente e dalle caratteristiche dell'operazione (e non più fino all'80%).
Ad oggi, 4.974 gli operatori economici che hanno richiesto i finanziamenti a valere sul Protocollo (tramite Piattaforma disponibile sul sito https://ripresatrentino.provincia.tn.it/ ) e per i quali la Provincia garantisce una contribuzione in termini di interessi.