
Il documento approvato oggi dalla Giunta provinciale riporta nel dettaglio le azioni svolte e i provvedimenti adottati in seguito all'approvazione, l'8 aprile 2016, della delibera 542, che fissava le coordinate da seguire per soddisfare le finalità di razionalizzazione operativa delle società pubbliche e di revisione della spesa. Ciò anche a seguito dei richiamo contenuti nella riforma Madia, puntando ad una aggregazione delle società per poli specializzati (liquidità, trasporti, informatica e telecomunicazioni, patrimonio immobiliare, sviluppo territoriale), ad una valorizzazione dell'infrastruttura e del patrimonio pubblico, ad una dismissione delle attività nelle aree già aperte al mercato, ove questa risulti funzionale al perseguimento degli obiettivi dell'amministrazione.
La relazione approvata oggi e i provvedimenti preliminari ad essa connessi, contengono come abbiamo detto aggiornamenti significativi soprattutto in tre settori. Vediamoli in sintesi:
- Polo dei trasporti: l'obiettivo generale è quello di ridurre gli enti societari operanti nel settore e creare una governance unitaria. Ciò si realizza attraverso due interventi. A livello provinciale, a partire dal gennaio 2018, le società Trentino trasporti strutture e Trentino Trasporti esercizio si riuniranno, incorporando anche Aeroporto Gianni Caproni spa. Trentino Trasporti spa assumerà il ruolo di capogruppo per il settore della mobilità pubblica, rafforzando quindi il ruolo della Provincia autonoma come soggetto di riferimento unitario. A livello extraprovinciale si interverrà invece per la valorizzazione dello scalo intermodale di Trento come infrastruttura di preminente interesse pubblico, attraverso l’incorporazione di Interbrennero SpA in A22.
- Cassa del Trentino: le indicazioni della Provincia alla sua società di riferimento nel settore della liquidità riguardano la dismissione di partecipazioni non strategiche in alcune società, come Infrastrutture Cis, Terfin, Banca popolare etica, Istituto atesino di sviluppo, Paros, UnIT, aprendo contestualmente questi spazi al mercato. Cassa del Trentino dismetterà anche la sua partecipazione in A22, nel contesto di una riorganizzazione che ha come obiettivo la totale proprietà pubblica della società affidataria dell'infrastruttura autostradale. Ciò anche alla luce del previsto affidamento diretto della concessione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ad una società a carattere interamente pubblico, partecipata attraverso gli enti territoriali e locali. La dismissione - con conseguente cessione delle azioni alla Provincia autonoma - si realizzerà gradualmente, mano mano che matureranno gli utili societari di Cassa, che verranno riconosciuti alla Provincia attraverso la cessione, sino a concorrenza della propria partecipazione in A22.
- Mediocredito e Polo del Credito: il Programma adottato lo scorso anno ribadiva l'intenzione di fare di Mediocredito Trentino Alto Adige spa la banca di sistema in favore delle imprese e dello sviluppo del territorio. In questo scenario generale, è stata effettuata una valutazione riguardante l'opportunità di alienare la quota societaria posseduta dai soggetti pubblici. Le Province di Trento e Bolzano, assieme alla Regione Trentino Alto Adige, che complessivamente possiedono, in parti uguali, il 52% del capitale societario, hanno raggiunto un'intesa per la loro progressiva fuoriuscita, in favore di investitori di mercato. L'obiettivo della Provincia è al tempo stesso quello di valorizzare economicamente la propria partecipazione - che risale al 1953 - ma anche di avere garanzia sul fatto che l'istituto continuerà ad essere punto di riferimento per l'economia del territorio. Con un bando verranno quindi sondati gli orientamenti del mercato in merito ad un subentro che tenga conto della garanzia di cui si è detto.