“Uniti nella diversità è il motto che da sempre caratterizza il nostro impegno – ha detto il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco e vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina. Quello che lanciamo oggi – ha sottolineato – vuole essere un messaggio di speranza e di ottimismo, proprio in occasione dell'apertura della stagione dei rifugi. Per fare in modo che gli amanti della montagna possano tornare a popolarla, in sicurezza, abbiamo lavorato a queste regole, che sono state condivise da tutte le associazioni che operano sul territorio, che voglio ringraziare per l'impegno e la volontà di collaborare. Sappiamo quanto importante sia per i territori dolomitici il turismo estivo e pensiamo che ci potrà essere una risposta positiva ed importante da parte dei turisti, anche grazie al lavoro, unitario, svolto dalla Fondazione. Sarà un'estate diversa – ha concluso Tonina – non vi sono dubbi e starà a tutti noi renderla speciale”.
“La locandina – ha spiegato Marcella Morandini, direttrice della Fondazione – mette al centro la figura del rifugista e rappresenta un importante lavoro di rete che mette in connessione persone, istituzioni e territori. E' stata redatta in italiano, tedesco ed inglese, rivolgendosi quindi anche al vasto pubblico internazionale che frequenta le Dolomiti. Oggi parte, dunque, - ha aggiunto - una campagna informativa per l'estate 2020 frutto di un eccellente lavoro di squadra coordinato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO a cui hanno partecipato le associazioni alpinistiche della regione dolomitica e le associazioni locali di rifugisti, dopo un ampio confronto avvenuto con i tecnici delle amministrazioni che condividono il Patrimonio Mondiale, che ha permesso una fotografia dei diversi contesti territoriali”.
Regole diverse, ma non troppo
I principi ispiratori dei protocolli adottati da Regioni e Province Autonome sono molto simili e il rispetto delle regole per l’estate 2020 richiede disponibilità di pianificazione e adattamento da parte dell'escursionista e uno sforzo in più da parte del rifugista. Per quanto riguarda la ristorazione, ci sono delle differenze non solo fra i diversi territori, ma anche di rifugio in rifugio, perché tutto dipende dallo spazio a disposizione. Per non compromettere la sicurezza, varia anche la riduzione dei posti letto, ma ovunque sono richieste le dotazioni personali ed è d'obbligo la prenotazione.
La Fondazione Dolomiti UNESCO, insieme a AVS – Alpenverein Südtirol, CAI Alto Adige, CAI Friuli Venezia Giulia, CAI Veneto, SAT – Società Alpinisti Tridentini, Schutzhütten/Rifugi Alpini Südtirol, Associazione Rifugi del Trentino e AGRAV – Associazione Gestori Rifugi Alpini Veneto, ha messo a punto una comunicazione per l’escursionista, valida in ogni circostanza, che parte proprio dal rispetto delle disposizioni vigenti.
La locandina con le 5 regole per la sicurezza sarà visibile sui canali social di tutti i rifugi e delle associazioni alpinistiche che hanno contribuito alla sua realizzazione e sarà infine protagonista sui social della Fondazione Dolomiti UNESCO.