"Già durante la presentazione che si era tenuta in Provincia lo scorso anno avevo colto l'occasione per ringraziare tutti i soggetti che hanno investito in questa ricerca, supportata anche dalla Provincia che ha individuato specifiche risorse - è il commento del vicepresidente Tonina -, oggi possiamo dire di conoscere un po' di più l'acqua termale, sappiamo quali comunità di microrganismi la popolano e soprattutto sappiamo che possiedono delle capacità antinfiammatorie. È una notizia importante per il nostro territorio, che contribuisce ad arricchire il patrimonio naturale del Trentino. È poi un risultato di cui va dato merito al dottor Mario Cristofolini, che da oltre sessant'anni, con straordinario impegno e passione, è a fianco delle Terme di Comano".
"Che l'acqua termale di Comano avesse dei benefici effettivi nella cura delle malattie della pelle era un dato assodato - aggiunge l'assessore alla salute Segnana -, oggi finalmente abbiamo una base scientifica che ci dimostra l'azione antinfiammatoria di questi microrganismi. Sappiamo che il Cibio ha una ricerca in corso anche su altre acque termali del Trentino, i cui primi esiti sembrano andare in questa stessa direzione, non possiamo che essere soddisfatti di questa ricerca".
"Siamo alla vigilia della riapertura dello stabilimento termale, che avverrà il 25 giugno - conclude l'assessore Failoni - questa notizia positiva non può che dare slancio al nostro turismo termale, dopo il lungo inverno e la pausa imposta dalla pandemia. E potrà consentire lo sviluppo di nuovi prodotti cosmetici dalle solide basi scientifiche".