Le disposizioni contenute nel regolamento mirano a conseguire la conservazione e la valorizzazione della biodiversità, del patrimonio naturale, paesaggistico, antropologico, storico e culturale del Parco, garantire la difesa e la ricostituzione degli equilibri naturali, idraulici e idrogeologici, promuovere l'uso sostenibile delle risorse, la ricerca scientifica e l'educazione ambientale, favorire l'integrazione tra conservazione e sviluppo locale sostenibile.
Il regolamento è diviso in titoli: dalle disposizioni generali sulle attività alla tutela e gestione della fauna, degli habitat, della flora e delle specie vegetali, del suolo, delle risorse minerarie e delle acque, dalle attività consentite all'accessibilità e alla possibilità di circolare nell'area protetta.
Sul testo sono stati acquisiti i pareri del Comitato scientifico per le aree protette e del Comitato provinciale di coordinamento e di indirizzo, nel quale sono rappresentati i portatori di interesse locale, dai comuni (Peio, Rabbi e Pellizzano), agli enti proprietari, alle associazioni di protezione ambientale.
Risale al 2015 l'intesa in base alla quale è stata disposta la gestione del Parco da parte della Regione Lombardia e delle Province autonome di Trento e Bolzano. La stessa intesa prevede che il Parco si doti di unico Piano e Regolamento, predisposto dai tre enti, ciascuno per il proprio territorio e secondo i rispettivi ordinamenti. La predisposizione di questi strumenti richiede, pertanto, una stretta collaborazione fra i tre enti territoriali che, partendo da situazioni socio-culturali che possono essere anche molto differenziate - si pensi in particolare alla diversità dell'insediamento o delle prassi alpicolturali - devono giungere ad una disciplina coordinata. Sul piano e sul regolamento approvati in via definitiva sarà, infine, necessario acquisire il parere vincolante del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.