Mauro Berti, nel suo intervento, è partito dall'identità digitale e dai suoi effetti nella vita reale: "L'identità digitale si forma attraverso le informazioni personali che vengono messe on line - ha spiegato -, ma se un adulto tende a sminuire la sua identità nella rete, per un ragazzo essa invece influisce fortemente nella vita di tutti i giorni, soprattutto se stiamo parlando di un nativo digitale. Le parole all'interno della rete hanno un loro peso ed essere incluso in un gruppo della rete, si traduce anche nell'essere in un gruppo al di fuori di essa, e viceversa". Stiamo poi assistendo ad un fenomeno nuovo, il 'cyberbullismo' che ha effetti devastanti sui giovani: "Troppo spesso assistiamo a suicidi per commenti negativi che circolano on line, mentre prima il fenomeno non era così rilevante. La risposta è molto semplice: nella vita reale ci sono luoghi protetti, come la nostra casa, ma la rete non ha posti protetti, la rete si sviluppa anche mentre noi dormiamo". Va poi considerato il riconoscimento, l'identificazione: "Il nativo digitale per essere incluso in un gruppo deve essere riconosciuto dai propri pari, sono i cosiddetti 'mi piace': stiamo osservando che per ottenerli i ragazzi postano immagini in rete dove la stima della decenza si sposta sempre più in là".
Lucio Bragagnolo, invece, ha voluto occuparsi di etica, partendo dalla sua formazione, a metà fra la comunicazione e la tecnologia: "Se possiamo considerare la morale quando la società si occupa di te, ovvero quando ti dice cosa è giusto fare e cosa no, l'etica è la parte opposta, ovvero sei tu persona ti occupi della società, è una missione forte, soprattutto in questa società dove le parole hanno un peso molto forte. Quando la rete non esisteva tutti noi parlavamo e nessuno ci sentiva. Oggi le parole che produciamo hanno un peso enorme: siamo tutti giornalisti e possiamo rendere la rete più sicura, più etica, se iniziamo, tutti noi, a ripulirci".
L'evento odierno è stato ideato dall'ITT "Marconi" di Rovereto per valorizzare un progetto portato avanti dall'istituto insieme alle Fondazioni Fbk e ahref; è inserito nel mese di iniziative promosse in Trentino per il "Safer Internet Day" dall'Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili e dal Tavolo di lavoro per l'educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale, insieme ad altri soggetti. All'iniziativa hanno aderito decine di scuole trentine, inoltre sono stati informati l'Indire - Istituto nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca educativa di Firenze-, l'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia Romagna, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nonché il circuito delle scuole 2.0 che abbraccia centinaia di istituti in tutt'Italia.
Nel pomeriggio si susseguiranno una serie di workshop su varie tematiche, tra cui "Cercare, valutare, utilizzare l'informazione in rete: l'esperienza di una biblioteca scolastica" a cura della fondazione E. Mach di San Michele all' Adige, "Esperienza Netbook dell'istituto Marconi: punti di forza e di debolezza del progetto e dimostrazione pratica di come i netbook siano utilizzati per l'apprendimento" ed infine "Security e reti informatiche scolastiche". E stasera si terrà un nuovo colloquio, sempre in streaming, fra Mauro Berti e Lucio Bragagnolo questa volta rivolto ai genitori e all'intera cittadinanza.
Tutti gli interventi di oggi sono trasmessi in streaming - grazie a un software free e open source gestito dai docenti del Marconi - sul canale disponibile al link: www.marconirovereto.it. Per partecipare all'evento basta riportare nei tweet inviati: #SID_MARCONI. I tweet saranno poi selezionati e ordinati per ricavare attraverso essi una vera e propria narrazione della giornata a testimonianza dell'apporto del pubblico.
Immagini a cura dell'Ufficio stampa -