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Parlando del percorso di riforma statutaria che le due Province hanno avviato, il presidente della Regione ha ricordato come, in primo luogo, sia stato ribadito il principio dell'unicità dello Statuto."In questo percorso - ha detto - dovremo ragionare, insieme all'intera comunità, sul significato dell'Autonomia, ma soprattutto sul ruolo futuro dell'autogoverno nella dimensione non solo nazionale, ma anche, forse soprattutto, europea. Dovremo, inoltre, individuare anche il futuro ruolo della Regione, che necessità di essere aggiornato sotto il profilo isitituzionale e organizzativo, per essere sempre più luogo di servizio e di supporto allo spazio istituzionale in cui le due Province collaborano per costruire dei percorsi comuni. La Regione - ha aggiunto - non rappresenta più un elemento di divisione per le due Provincie autonome, ma può diventare un'importante opportunità".
Rossi ha poi ricordato i risultati raggiunti negli ultimi mesi grazie alla collaborazione fra le due Provincie, a cominciare dalla riforma costituzionale approvata dal Senato. "Governo, Parlamento e anche Presidenza della Repubblica - ha spiegato Rossi - hanno riconosciuto la specialità del nostro percorso di revisione dello Statuto in chiave pattizia e all'interno del processo più generale di riforma che sta attraversando il Paese. Siamo così riusciti a salvaguardare giuridicamente e politicamente la nostra specialità".
"Un altro risultato, per certi versi storico, che siamo molto vicini a raggiungere, grazie anche alla fattiva collaborazione fra Trento e Bolzano, riguarda il rinnovo della concessione all'Autostrada del Brennero. Dopo di anni di incertezze - ha chiarito il presidente della Regione - abbiamo raggiunto un'intesa con il ministro Graziano Delrio, verificata anche in sede europea, che prevede l'affidamento della gestione dell'A22 ad una società "in house" di proprietà interamente pubblica. Siamo davvero vicini al raggiungimento di un obiettivo tanto atteso quanto strategico, non solo per i risvolti di tipo economico, ma anche per la possibilità di incidere concretamente sull'insieme delle politiche della mobilità relative al corridoio del Brennero".
Rossi ha poi ricordato i cospicui passi in avanti sul progetto dell'Euregio. "La nostra è una storia composita - ha detto - che nessuno vuole riscrivere o rinnegare. Ma credo si possa dire che la nostra sia una storia che ha legato in maniera indissolubile i nostri territori. L'Euregio parte da questa comune radice, ma guarda al futuro. In particolare - ha aggiunto Rossi - vogliamo lavorare per i giovani. La sfida forse più difficile, ma nel contempo più stimolante. Cercheremo di promuovere, secondo un modello "europeo", fortemente innovativo, gli scambi già in atto tra scuole primarie e secondarie a tutti i livelli, nel segno del trilinguismo e di sostenere concretamente l'accordo già sottoscritto fra le nostre tre università". (fm)
In allegato la relazione integrale del presidente Rossi -