Accompagnato dagli inquirenti che indagano sull'attentato, Rossi è entrato nella stanza n. 16 del Tribunale di Sorveglianza - un ufficio preposto alla spedizione della corrispondenza e dove l'esplosione, provocata utilizzando una bombola di gas, ha prodotto i maggiori danni. Dopo aver parlato con il personale del Tribunale, esprimendo loro la propria solidarietà personale e quella dell'intera comunità trentina, Rossi si è intrattenuto alcuni minuti con il questore Giorgio Iacobone, che ha assicurato al presidente il massimo impegno delle Forze dell'ordine per l'identificazione dei responsabili.
Rossi si è successivamente sentito telefonicamente anche con il Commissario del Governo, Francesco Squarcina, e con il procuratore della Repubblica Giuseppe Amato.
"Questo episodio - ha ancora commentato Ugo Rossi - ci impone di non abbassare la guardia e di alzare la soglia di attenzione facendo ricorso a tutte le misure utili, a partire dall'impiego della tecnologia. Non è un segnale da sottovalutare, ricordiamoci che in questo Paese le brutte stagioni sono iniziate anche in seguito ad una sottovalutazione di episodi simili a questo".
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