![](/var/002/storage/images/media/immagini-comunicati-stampa/_rom7019.jpg-image/77781-1-ita-IT/_ROM7019.JPG_imagefullwide.jpg)
"Ho sentito dalle vostre parole - ha poi commentato Rossi - che percepite la difficoltá e l'impegno richiesto da una scuola come questa. Ma vi devo dire che la vita è difficile: è bella, ma difficile. Per questo vi invito a porvi sfide ambiziose e vi auguro di saperle vincere, anzitutto per voi, e poi anche per chi vi ha offerto le condizioni per affrontare la vita con i migliori strumenti, a partire dalle vostre famiglie".
"Sono certo - ha poi aggiunto Rossi - che sentirete la responsabilità di questo impegno e coltiverete il desiderio di offrire un giorno qualcosa a vostra volta, alla vostra comunitá, al vostro Trentino". Necessario, secondo Rossi, "guardare oltre i nostri confini, ma con la speranza che rimanga sempre la voglia di tornare per migliorare sempre di più il nostro Trentino".
L'ultima riflessione il presidente l'ha riservata all'autonomia speciale. "Viviamo in un territorio che ha una grande dono che si chiama Autonomia - ha spiegato Rossi ai ragazzi -. Significa che possiamo decidere tante cose, quasi tutto tranne materie come la giustizia, l'ordine pubblico e l'ammontare delle tasse. Su tutto il resto possiamo legiferare. E la nostra scuola si muove dentro questa "liberta'". Ci piacerebbe sperimentare "con voi" formule nuove, a partire dal trilinguismo".
"Vi auguro di essere dentro questo processo - ha concluso infine Rossi - e di saper riconoscere che tutto questo è possibile solo perché ogni giorno ci sono persone, dai dirigenti ai professori, dagli amministrativi al personale ausiliario, che si impegnano con passione e professionalità. A loro vada il nostro applauso".
(gp) -