La pattuglia o "squadriglia" è l'istituzione principale dello scoutismo. E' costituita da un gruppo di una decina di ragazzi o ragazze di età variabile, in genere fra gli 11 e i 16 anni, che costituiscono insieme una vera e propria comunità, nella quale ognuno ha le proprie responsabilità e i propri compiti. Una di esse, qualche giorno fa, ha intervistato il presidente Rossi: "La sfida - hanno spiegato le scout - era di intervistare un vip. Metteremo sul nostro sito il video dell'intervista, e i giudici decideranno com'è andata".Prima dell'intervista, un test: ricomporre il puzzle con la celebre frase di Baden-Powell. E poi, alcune domande.
"I miei sogni di bambino? - ha detto Rossi - . Erano due: venire a vivere in Trentino, perché i miei genitori si erano trasferiti a Milano. Tornavo qui per le vacanze, era la mia terra di origine, la trovavo bellissima e desideravo ardentemente viverci in pianta stabile. Un sogno realizzato, come vedete. L'altro sogno era fare il calciatore. Il mio mito era Gianni Rivera. Che disdetta, però: ero a casa con gli orecchioni quando si presentò occasione per poterlo incontrare".
E il sogno di adesso? "Dare un piccolo contributo per migliorare un poco il Trentino. E poi anche potermelo godere un po' di più, un giorno".
Un'altra curiosità degli scout riguardava gli esordi di Rossi in politica. "Sono entrato in politica nel 2001, per aiutare un amico. E poi da lì ho approfondito le mie conoscenze del settore e ho deciso di impegnarmi in un partito. E' un'attività difficile nella misura in cui ci sono tante cose da affrontare, che mettono alla prova il proprio equilibrio. Le pressioni sono molte. Ma arrivare fino a qui non è stato impossibile, e non ci volevo arrivare a tutti i costi. Volevo seguire con coerenza la mia strada e impegnarmi al massimo delle mie possibilità, questo sì.
Cosa cambierei tornando indietro? Forse un po' più di coraggio nel fare scelte più radicali, con l'unione delle forze politiche che possono stare assieme".
Ovvia la domanda successiva: le piace questo lavoro? "Sì, anche se richiede tanta fatica, tanto tempo e la piena consapevolezza che alcune decisioni possono scontentare qualcuno. Lo si deve fare pensando sempre di coltivare il bene della maggioranza dei cittadini. Da presidente l'orizzonte è più ampio rispetto ad assessore. Devi essere molto più presente all'esterno. Essere una figura pubblica".
Infine, una domanda sullo scoutismo. "Mi ha sempre affascinato. Lo conosco poco ma conosco alcune persone che sono state o continuano ad essere scout, e sono persone con solidi valori. Soprattutto, e lo vedo anche con voi oggi, sono persone che sanno tradurre questi valori in una logica e un lavoro di squadra, di gruppo. Noi politici a volte dovremmo imparare da voi".
Alla fine dell'incontro le scout hanno regalato il fazzoletto scout al presidente. Rossi in cambio ha consegnato loro copia del libro "Il volo dell'Aquila", con il racconto a fumetti dell'Autonomia, e il racconto con cui Iris Bahia, studentessa trentina, ha vinto recentemente il premio Arge Alp.
Il video: http://www.webtv.provincia.tn.it/focus/
Foto e immagini a cura dell'ufficio stampa
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Il presidente intervistato da una squadriglia di Trento di "seguaci" di Baden-Powell
ROSSI AGLI SCOUT: VORREI DARE UN PICCOLO CONTRIBUTO PER MIGLIORARE IL TRENTINO
"Cercate di lasciare il mondo in condizioni un po' migliori di come l'avete trovato": questa una delle massime più note di sir Robert Baden-Powell, il fondatore - nel 1907 - dello scoutismo, movimento diffusosi da allora in tutto il mondo, compreso il Trentino, che in quanto terra di montagna ha abbracciato con molto calore la sua filosofia di vita, che mette i ragazzi a stretto contatto con la natura. E proprio una squadriglia di scout trentine ha voluto intervistare il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi: una "sfida" che - questo il loro obiettivo - dovrebbe consentire di guadagnare punti preziosi nella competizione che stanno conducendo con altre squadriglie. "Il mio sogno - ha detto Rossi - si rispecchia nella frase di Baden-Powell: anch'io vorrei dare un piccolo contributo, vorrei lasciare un Trentino migliore, dietro di me. E poi, un giorno, vorrei anche potermelo godere un po' di più, al di fuori degli impegni istituzionali".-