Giovedì, 16 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 377

Sala strapiena ieri sera al Consorzio dei Comuni a Trento per la presentazione del volume
"RITORNO IN GALIZIA", IL VIAGGIO NELLA MEMORIA DIVENTA LIBRO

Sala strapiena, ieri sera, al Consorzio dei Comuni a Trento, per la presentazione di "Ritorno in Galizia - Diario di viaggio, appunti, schede storiche, racconti e poesie", libro che documenta attraverso immagini, schede storiche e narrazioni il viaggio compiuto nella primavera del 2011 da 160 trentini. Sul banco dei relatori l'assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, il presidente del Museo della Guerra di Rovereto, Alberto Miorandi, il presidente della Croce Nera tirolese, Hermann Hotter, con la delegata per il Trentino Annemarie Wieser, e gli autori. Tra il folto pubblico anche molti locali amministratori.-

"Abbiamo compiuto un viaggio della memoria, per ritrovare i luoghi dove sono sepolti i trentini, un viaggio di riconciliazione con noi stessi e con la nostra storia, alla ricerca di una pace e di una convivenza fra popoli diversi che sono alla base di un'Europa delle Regioni - ha commentato l'assessore Franco Panizza -. Un percorso quindi impegnativo ma importante, e stiamo pensando in queste settimane se riproporlo, che ha consentito di gettare ponti fra la comunità trentina e le comunità del posto, che spero potranno portare a progetti in comune, sia per quel che riguarda le celebrazioni del centenario dalla prima guerra mondiale, sia per progetti di solidarietà".
"Ritorno in Galizia" è un libro, al quale hanno collaborato Gianluigi Fait per la ricostruzione storica della guerra in Galizia, Arianna Tamburini per le schede storiche dei cimiteri visitati e Mauro Neri per la parte iconografica e letteraria, arricchito dalle esperienze, dai racconti e dalle impressioni di alcuni dei partecipanti al viaggio. Ma è anche un documentario, diretto da Claudio Redolfi e prodotto dall'Ufficio Stampa della Provincia in collaborazione con Telepace.
L'opera è frutto del viaggio organizzato dall'Assessorato alla cultura della Provincia e dal Museo della Guerra di Rovereto, con il supporto della delegazione trentina della Croce Nera austriaca, per visitare i cimiteri austro-ungarici della Galizia storica. Questa regione, oggi suddivisa fra Polonia e Ucraina, durante l'Ottocento era un vasto possedimento della Corona austriaca. Prima dello scoppio del conflitto la Galizia era un nome sconosciuto alla maggior parte dei trentini, ma poi divenne tristemente famosa: degli 11.400 caduti della nostra provincia durante la Grande Guerra, la maggior parte trovò la morte per difendere i confini nord-orientali dell'Impero. Il viaggio ha portato i 160 trentini a visitare i cimiteri di Brzesko, Zakliczyn, Janowice, Lubcza Szczepanowska, Gorlice, Sekowa e Magóra Malastowska. Commoventi, anche nelle belle immagini di Redolfi, le cerimonie di Przemyśl, sulla riva del fiume San dove morirono molti soldati austro-ungarici durante la ritirata, e al cimitero monumentale di Hujcze, in Ucraina.

Riprese a cura dell'Ufficio Stampa -