Il provvedimento nasce dalla volontà della Giunta Provinciale, condivisa dal Consiglio delle Autonomie, di mettere in campo una rigorosa, attenta e responsabile operazione di selettività degli investimenti programmati, in modo da rimuovere quelli derivanti da scelte programmatiche che nell'attuale contesto non risultano essere sostenibili, ma che potranno, in seguito al superamento di questo momento di particolare criticità, essere nuovamente valutate.
La scelta operata, nell'ottica della razionalizzazione e della selettività degli interventi, è frutto di una politica di forte responsabilità.
"L'ammontare che si renderà disponibile - ha spiegato in Giunta l'assessore Carlo Daldoss - a seguito di tale operazione, stimato in circa 80 milioni di Euro, tornerà comunque al sistema delle autonomie locali e consentirà di dare prima attuazione alla legge di riforma istituzionale, secondo la quale un 70% circa delle risorse disponibili è destinato alla nuova programmazione degli investimenti definita a livello territoriale, attribuendo alle istituzioni locali un ruolo centrale nella definizione e nella valutazione dei propri fabbisogni e il restante 30% alla costituzione di un budget comunale per la realizzazione degli interventi di mantenimento del patrimonio comunale".
Le tipologie di opere interessate dalla riprogrammazione che ha tenuto conto delle priorità ma anche del fatto che è necessario evitare duplicazioni di infrastrutture a distanze ravvicinate.
1. centri natatori (piscine);
2. caserme di polizia locale e qualche caserma dei vigili del fuoco;
3. impianti sportivi;
4. arredo urbano su piazze e parcheggi
L'operazione, come ha precisato ancora l'assessore Daldoss, non rallenta il volume di opere che ricadono sul territorio; infatti, al sistema dei Comuni trentini resta attribuito, a valere sui fondi previsti dalla normativa in materia di finanza locale, un volume complessivo di finanziamenti per opere pari a circa 521 milioni di Euro dei quali:
· circa 85 milioni di Euro relativi a 34 opere in corso di progettazione definitiva/esecutiva;
· circa 375 milioni di Euro per 300 opere in corso di realizzazione;
· circa 61 milioni in Euro per 54 opere di prossima realizzazione.
A queste si aggiungono le risorse relative al FUT - budget territoriale, che ammontano complessivamente a 146 milioni di Euro circa (circa 220 interventi).
L'operazione avviata con il provvedimento approvato oggi proseguirà con la definizione dei criteri per individuare le opere idonee ad essere realizzate con gli strumenti di partenariato pubblico-privato. Successivamente, sempre d'intesa con il Consiglio delle Autonomie, saranno approvati i criteri di riassegnazione e le modalità di utilizzo delle risorse derivanti dall'odierna riprogrammazione, in modo da renderle disponibili alle nuove amministrazioni che si insedieranno dopo la tornata elettorale di maggio.
In allegato l'elenco delle opere decadute dal finanziamento.
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Risorse confermate in una logica sovracomunale, per dare attuazione concreta alla riforma istituzionale
RIPROGRAMMAZIONE LAVORI PUBBLICI: RECUPERATI 80 MILIONI
Circa 80 milioni di euro che tornano al sistema delle autonomie locali per realizzare opere pubbliche strategiche, a carattere sovracomunale e più urgenti rispetto ai bisogni dei cittadini. E' questo il risultato della delibera, varata oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss, con la quale sono state individuate le opere comunali, finanziate nelle scorse legislature e non ancora avviate, che non sono più attuali e per le quali è stata quindi disposta la decadenza del finanziamento. "Realismo e responsabilità - ha commentato il presidente Ugo Rossi - sono le due chiavi di lettura di questa delibera che riposiziona le risorse, che confermiamo, in una logica diversa, "sovracomunale" e sostenibile. Con questo provvedimento inoltre - ha sottolineato il presidente - diamo concreta attuazione alla prima fase della riforma istituzionale, che impone una programmazione non spezzettata ma, al contrario, unitaria, pensata in una visione d'insieme, capace di esaltare il protagonismo delle Comunità, secondo un modo più responsabile di utilizzo delle risorse".
"Non si tratta dunque di un taglio degli investimenti previsti, che ammontano ad oltre 660 milioni, - ha aggiunto Rossi - ma di un loro utilizzo più mirato, secondo un esercizio di autonomia responsabile, che ci ha portato ad adottare questo provvedimento prima delle elezioni comunali pur sapendo che potevamo esporci a qualche critica, ma nella consapevolezza che fosse necessario e urgente. Fatto salvo che alcune di queste opere - ha precisato ancora il presidente - potranno tornare in gioco, se vi sarà la capacità delle nuove comunità e dei comuni di ragionare secondo criteri di priorità".-
"Non si tratta dunque di un taglio degli investimenti previsti, che ammontano ad oltre 660 milioni, - ha aggiunto Rossi - ma di un loro utilizzo più mirato, secondo un esercizio di autonomia responsabile, che ci ha portato ad adottare questo provvedimento prima delle elezioni comunali pur sapendo che potevamo esporci a qualche critica, ma nella consapevolezza che fosse necessario e urgente. Fatto salvo che alcune di queste opere - ha precisato ancora il presidente - potranno tornare in gioco, se vi sarà la capacità delle nuove comunità e dei comuni di ragionare secondo criteri di priorità".-