
Riqualificare l'esistente per preservare il futuro questo il principio da cui parte la nuova riforma dell'urbanistica che l'assessore Daldoss ha illustrato nel dettaglio agli operatori economici. Risparmio dell'uso di suolo, riqualificazione dell'esistente, maggiore qualità della progettazione, centralità e qualità del paesaggio, sburocratizzazione delle procedure e partecipazione, queste la parole chiave della nuova normativa che sposta la prospettiva delle politiche territoriali, puntando sul recupero e la riqualificazione del costruito rispetto all'espansione insediativa e alla realizzazione di nuovi interventi edilizi. Il tema della riduzione del consumo di suolo, che nella legge trova uno specifico articolo di riferimento, si configura come il centro della riforma, e trova ulteriore rafforzamento dal contributo emerso nella discussione consiliare attraverso l'apporto di gran parte dei gruppi consiliari.
Il tema della riduzione del consumo di suolo trova diretta applicazione negli strumenti di pianificazione territoriale (piano territoriale della comunità, piani regolatori generale e piani attuativi) che sono rivisti nei contenuti e nelle procedure secondo il principio guida di un'ulteriore semplificazione. In particolare è:
- prevista l'efficacia diretta delle previsioni del PTC che non richiederanno quindi ulteriori procedure di conseguente adeguamento dei piani regolatori generali;
- semplificata la procedura di approvazione del PTC, in modo da assicurare la certezza dei tempi della programmazione territoriale;
- rivista l'articolazione dei piani attuativi, prevedendo in particolare i piani di riqualificazione urbana, proprio nell'ottica di assicurare uno strumento coerente per l'approfondimento della pianificazione urbanistica relativa al patrimonio edilizio esistente.
Importanti contenuti della nuova legge, specificamente disciplinati e trasversali rispetto all'intero impianto sono:
- la responsabilità, per rimarcare ruoli e compiti dei professionisti incaricati di piani e progetti e delle amministrazioni pubbliche cui spetta l'approvazione dei medesimi piani e progetti; viene inoltre introdotta la SCIA obbligatoria per specifiche tipologie di intervento;
- la partecipazione, prevedendo l'opportunità di attivare ulteriori forme di partecipazione a seguito dell'adozione dei PRG, una fase di deposito dei piani attuativi di iniziativa privata preliminarmente alla loro approvazione, la necessità di pubblicare sui siti internet istituzionali di Provincia, comunità e comuni dei rispettivi strumenti urbanistici adottati e vigenti;
- la semplificazione dell'articolazione della legge e dei suoi provvedimenti attuativi (la legge unifica in aree tematiche le disposizioni urbanistiche ed edilizie riguardanti specifici settori quali quello agricolo, produttivo, turistico). È previsto in particolare il regolamento urbanistico-edilizio provinciale quale strumento unico di attuazione della legge, avente immediata efficacia e che non richiede adeguamenti da parte di comunità e comuni, configurandosi quindi come strumento unitario sull'intero territorio provinciale; l'introduzione di uno specifico articolo sull'informatizzazione delle procedure urbanistiche ed edilizie vuole infine contribuire a sburocratizzare l'attività istruttoria di piani e progetti e ad agevolarne la gestione e consultazione. La semplificazione delle procedure edilizie specifica termini e contenuti obbligatori, al fine del rilascio del titolo edilizio.
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
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